Seconda slavina post voto: la Giunta regionale sempre più come il Titanic. Quanto reggerà?


Salutano il governatore l'assessore ai Lavori pubblici Donato Di Matteo, ex Pd ora Regione Facile, e quello al lavoro Andrea Gerosolimo, di Abruzzo civico


di Paolo Falliro
Categoria: ABRUZZO
14/03/2018 alle ore 11:00

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E due. Dopo il caso Pescara, con l'assessore Civitarese dimissionario anche per via del trend negativissimo imboccato dal Pd abruzzese, ecco il secondo frutto partorito dalle elezioni politiche: l’assessore ai Lavori pubblici Donato Di Matteo, ex Partito democratico ora Regione Facile, e l’assessore al lavoro Andrea Gerosolimo, di Abruzzo civico, salutano il governatore-senatore e abbandonano la Giunta regionale.

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In una lettera rimettono la loro carica al presidente della Regione. Ma soprattutto aprono una falla anche da un punto di vista amministrativo, oltre che politico.

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COCCI PD

E' “irricevibile" la richiesta di azzeramento della Giunta: lo dice l'ormai ex segretario regionale del Partito democratico Marco Rapino e anche Camillo D’Alessandro, neo parlamentare. Ma Rapino è di fatto tagliato fuori dalle dinamiche future dei dem regionali perché con un mandato ormai senza peso specifico, dopo il passo indietro dalla segreteria successivo alle dimissioni di Matteo Renzi. La palla potrebbe ora passare al reggente Maurizio Martina, che però ha altre gatte da pelare in questo periodo.

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Nel territorio restano i cocci di un partito che ad oggi non ha sbocchi nel breve periodo che offrano tranquillità (elettorale) e consistenza (programmatica).

 

QUI CENTRODESTRA

Secondo il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo la Giunta D'alfonso è da tempo arrivata al capolinea. “Quello che non potevamo mai immaginare è invece questa frantumazione immediata dell'esecutivo dove viene scaricato completamente ed in maniera brutale il Presidente all'indomani di queste elezioni Politiche. Il governo regionale da oggi è tecnicamente finito. Si è conclusa definitivamente il ciclo. Il centrosinistra ha fallito. Con senso di responsabilità si dia immediatamente la voce agli abruzzesi per ridare una dignità politica all'Abruzzo ed un Governo capace di governare. Il centrodestra è già pronto".

 

SCENARI

E'del tutto evidente che la sconfitta elettorale del Pd, con numeri ancora peggiori in Abruzzo rispetto al dato nazionale, porta in grembo l'esaurimento di un modello amministrativo che aveva i suoi riferimenti, politici e personali, nella Giunta Regionale e nella guida del Comune di Pescara. Non fosse altro che per una oggettiva analisi dei voti e dei trend che ne sono seguiti, così come osservato su queste colonne dalla sera del 4 marzo.

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Oggi la Giunta regionale appare sempre più come un Titanic, da un lato con all'orizzonte un iceberg da affrontare che si chiama amministrazione e dall'altro i venti della tempesta nati da ambizioni personali che, seppur legittime, non possono gravare sulle spalle di territori e cittadini.

 

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