Si scrive Pescara, si legge Regione: che cosa si sta muovendo dopo il flop dei democrat


Masci: "Qui il Pd ha preso 5 punti in meno dal dato nazionale: significa che il voto è stato chiaramente contro D'Alfonso e Alessandrini"


di Leone Protomastro
Categoria: ABRUZZO
08/03/2018 alle ore 19:37

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Che succede al Comune di Pescara? Sono davvero iniziate le grandi manovre che condurranno alle prossime amministrative? Il flop del Pd, soprattutto in Abruzzo, quanto influirà su chi ha gestito partito, città e regione?

Punto di partenza, per un ragionamento arioso che vada al di là dei singoli personaggi, è lo status della città. “Pescara è certamente il termometro d'Abruzzo - dice a Impaginato Carlo Masci, consigliere comunale e leader di Pescara Futura – ma direi in più la guida della regione stessa”. Come a voler certificare che i sommovimenti che si ascoltano in città rappresentano una cartina di tornasole utile per immaginare scenari futuri.

 

CIVITARESE SENZA SCHEMI

Il caso dell'assessore Civitarese è cosa che andava avanti già da un po' visto che si tratta di “un personaggio che non ha schemi politici da rispettare e cerca di muoversi senza condizionamenti rispetto alla sinistra al governo che opera solo per interessi dei singoli”.

Mentre secondo Masci fare politica oggi significa trovare un equilibrio tra le varie rappresentanze territoriali. Il nodo adesso è che l'attuale giunta “dal momento che non ha mai avuto un'idea, cerca solo di mantenere un consenso che invece sta perdendo progressivamente, e lo fa accontentando piccole fasce ma senza una visione”.

Una volta tiene “contenti i commercianri aprendo una strada, un'altra i balneatori della riviera sud ma con interventi spot, mentre l'assessore dimissionario stava facendo un ragionamento organico e non di breve respiro, illudendosi di avere la copertura del sindaco, che invece non copre proprio nessuno perché rischia di non riuscire a governare egli stesso”.

Ma se fino ad oggi le cose erano state in qualche maniera sistemate, dal momento che anche nel recente passato aveva minacciato di dimettersi, ecco che invece stavolta “è stato scaricato”.

 

DAL PARLAMENTO AL TERRITORIO

Partite diverse, chiaro. Il dato da cui partire, per disegnare il perimetro su cui andrà giocata la stagione delle amministrative, è che fino ad oggi il M5S ha raccolto più alle politiche che alle elezioni di sindaci e governatori. Sarà così anche in Abruzzo? A Pescara dove guarderanno le energie civiche spaventate dalla proposta grillina?

“Alle amministrative non si vota solo il simbolo così come accade alle politiche, per cui è tutto diverso e ciò comporta che alla fine l'elettore sceglie le persone. Il prossimo giro è molto vicino e quindi sia per le regionali sia per le comunali sarà il fattore personale ad incidere di più”.

Saranno le persone a dare “quello spazio in più in cui far confluire la proposta politica”. Ma ciò che è accaduto in Abruzzo è davvero particolare, perchè il Pd ha preso 5 punti in meno dal dato nazionale: “Significa – secondo Masci - che il voto è stato chiaramente contro il Governatore e il Sindaco di Pescara”. Per cui anche quei voti in libertà del Pd sono poi confluiti nel M5S, mentre il centrodestra unito ha raccolto il 36%.

 

TRE IDEE PER PESCARA

Quale un possibile programma del futuro candidato sindaco di Pescara? Secondo Masci dovrebbe essere basato su tre partite che la città potrebbe giocarsi: “La vivibilità, che con questa amministrazione si è molto abbassata, intesa in senso lato: Pescara ha degli elementi importanti come il mare e la spiaggia, la riviera e un centro pulsante che meritano di essere liberati da vincoli di pesantezza”.

Al secondo posto la sicurezza, “che la città chiede con forza” e infine “il rilancio dell'economia legata al commercio e al turismo”.

 

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