Lo avevamo promesso tempo fa. Metteremo il sale nella minestra dei fatti abruzzesi (e degli altri di cui diamo conto su queste colonne).
Perché è l'unica strada (vera e non come i follower farlocchi comprati in India) per animare un dibattito, per mettere a confronto chi la pensa diversamente, per approfondire dossier e promesse degli amministratori, per fare le pulci a chi comanda e anche a chi non fa opposizione a dovere, per stimolare la politica a mettere finalmente quella famosa P maiuscola dinanzi a sé.
Come faremo? Con una striscia itinerante, ma che vada ben al di là del prossimo 4 marzo. Si chiama #bianconerogrigio la tribuna politica di Impaginato, perché accanto ai punti fissi rappresentati dal nero e dal bianco, ecco quella terra di mezzo (ma la giudiziaria romana questa volta non c'entra) popolata da sfumature e percezioni, da intermezzi valoriali e pigli legati alla contigenza, dove domande scomode e analisi franche si accompagnano a ragionamenti e non a meri slogan.
Proveremo a fare, senza l'ansia dei pollai televisivi o dei comizi di parte, ciò che riteniamo serva come l'aria a questa terra e al nostro paese: guardarsi allo specchio, non per chiedersi chi sia la più bella del reame (come la politica legata a cortigiani e a inner circle ama troppo spesso fare).
Ma interrogarsi sul quando e sul come la politica torni a fare ciò che per cui è nata: disegnare traiettorie, immaginare il futuro e smetterla di parlarsi addosso.
Non sappiamo se saremo all'altezza di farlo, ma sappiamo che intendiamo provarci. (fdp)
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