Lunga vita al vino e ai ribelli del vino


I versi di Abner Rossi per il Costetoste Aglianico 2011 di Fontefico


di Samuela Palatini
Categoria: Avvinato
12/01/2018 alle ore 19:46

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Lunga vita ai ribelli!” nei versi di Abner Rossi risuona forte il grido di chi con tenacia e forza affronta la vita, senza risparmiarsi e senza timore di non essere compreso.

Per i ribelli, quelli autentici originali e coerenti, ho un debole da sempre. Sarà stata l'alta dose musicale targata David Bowie (che manca oggi più che mai ad una società tanto omologata) con “Rebel Rebel”, o gli estrosi e colorati personaggi che hanno popolato gli anni '80 ad influenzare la bambina di allora e la donna di oggi non so... ma di certo so che mi piacciono quelli che pensano fuori dal coro, che non hanno timore di palesarlo.

Mi sono simpatici quelli che mettono in discussione un paradigma, una consuetudine, che lo fanno non per sminuirla, ma con il nobile obiettivo di evidenziarne l'importanza.

Certamente risulta poco ordinaria una vigna di Aglianico in Abruzzo, questa mi è sembrata una piccola ma interessante ribellione, quindi già l'idea, ha fatto scintillare ed esultare la mia immaginazione. Esiste. C'è nella parte più meridionale della regione, per nutrirsi di sole, panorami e colori vivaci, per lasciarsi accarezzare dalle brezze che s'alzano da Punta Penna di Vasto (CH).

È qui, in un unico vigneto irto e ripido completamente esposto a sud che vegeta e vive questo vitigno ampiamente diffuso in Basilicata, Campania e marginalmente in Puglia che regala vini rossi di corpo e profumo, che somigliano ai suoi abitanti, ricchi di generosità e di orgoglio.

Il vino che ho assaggiato, ha un colore impenetrabile rosso rubino ed una buona consistenza, i profumi sono intensi, dolci e ricchissimi di frutta rossa: dalla marasca, alla mora, per virare in note di vaniglia e di speziato pepe rosa. All'assaggio conferma l'ampiezza aromatica e subito i sentori di frutta rossa ritornano al palato, offrendo però la percezione di un frutto stramaturo. Il vino è vellutato e morbido, il tannino è ben levigato e l'equilibrio è perfetto.

La persistenza dei profumi esemplare, proprio come la finezza. Nel mio caso ha accompagnato un assaggio di polenta con i funghi porcini, adagiata su una vellutata di rapa rossa. L'accostamento è stato molto piacevole perché la morbidezza del vino ben si accostava al dolce del mais, così come la salsa dei funghi trovava “riparo” nella leggera nota tannica.

Il nome del vino è Costetoste Aglianico 2011 di Fontefico. L'azienda, che alleva la sua vigna con metodo biologico, si adopera affinché in tutti i passaggi si conservino al meglio le caratteristiche del frutto per trasporle nel vino. Figlio della generosità tutta abruzzese, in questo prodotto si ritrovano tutti gli elementi che fanno del nostro territorio un angolo di paradiso, il sole della maturazione, i profumi delle brezze, la ricchezza della terra e l'ostinata tenacia della sua gente che sperimenta con coraggio e si ribella all'ovvio.

 

E allora: “Lunga Vita ai ribelli

 

Lunga e radiosa vita ai ribelli,

ai lunatici dei della natura,

ai sogni non contaminati,

ai grandi amori capitati a caso

e che per caso non trovano la fine.

 

Lunga e radiosa vita ai ribelli

alle donne e agli uomini senza compromessi,

alle piante, alla terra, alla fatica,

ai miei animali, a tutte le speranze,

a tutto ciò che vedo e che mi piace.

 

Lunga e radiosa vita ai ribelli,

a chi persegue uno scopo con passione,

a chi si batte contro l’egoismo,

a chi non crede di essere speciale,

a chi riflette prima di parlare.

 

Lunga e radiosa vita ai ribelli,

alle parole che sono maltrattate

e a quelle che sono state abbandonate,

ai tempi, ai modi, alle coniugazioni,

ai tanti libri che sono stati scritti

a quelli di ieri, di oggi, di domani.

 

Lunga e radiosa vita ai ribelli,

a chi si sente fuori dagli schemi,

a chi non spaccia menzogne ed emozioni,

a chi prova a vivere ogni giorno

senza risparmio, senza assuefazioni.

Lunga e radiosa vita ai ribelli!

 

A volte sono strani personaggi,

ma sono loro che scrivono la storia.

 

(Abner Rossi)