Sissignori, la distrazione di massa è in campo. E in tempi di fake news, questo sì che è un bel problema. E siccome è una squadra subdola e agguerrita, bisogna darle l'attenzione che merita. Per non farci prendere in giro, anzitutto.
Perché seppur non nuove, queste "distrazioni" mantengono sempre una loro perversa efficacia. Soprattutto in presenza di una campagna elettorale che già si annuncia piuttosto ruvida e velenosa.
E perciò, in soccorso di Matteo Renzi e, in primis, di Maria Elena Boschi, è arrivata la dichiarazione del procuratore Roberto Rossi che su Etruria e Popolare di Vicenza, davanti alla commissione d'inchiesta guidata da quel volpone di Pierferdinando Casini, ha indicato la maggiore responsabilità di Bankitalia.
Il capo della procura di Arezzo, che guarda caso fino al 2015 è stato consulente di Renzi a Palazzo Chigi, ha regalato così al Pd in chiaro affanno un attimo di sollievo e l'opportunità di sferrare un nuovo attacco ai vertici di via Nazionale.
Quasi in contemporanea, anzi, un attimo prima e con l'imprinting qualitativo di "Repubblica", è scattato su giornali e TV un nuovo allarme fascismo. Il tutto scaturito dalla bravata di una decina di "teste rasate" che a Como sono entrati nella sede di una associazione della galassia ARCI che opera per l'integrazione e hanno letto, senza alcuna violenza, un loro documento anti immigrazione.
Due fatti, del tutto diversi, che illustrano uno scopo del tutto convergente: eludere i dati di realtà.
Come si può, del resto, parlare del quotidiano o del futuro se non si hanno in tasca soluzioni credibili e praticabili? Entra in campo anche per questo la distrazione di massa. Un metodo ciclico, sempre uguale a se stesso e oramai propedeutico all'avvio di ogni campagna elettorale: distrarre per non rispondere e per non spiegare.
E così, sulla questione banche, il problema ora è solo Ignazio Visco o è solo CONSOB o entrambi e quindi l'omessa vigilanza: giammai l'incapacità o il dolo di chi quelle banche ha guidato, pianificando l'enorme truffa emersa ai danni di migliaia di ignari risparmiatori e obbligando lo Stato ad esborsi miliardari per salvarle (leggi Montepaschi)!
Allo stesso modo è assai più comodo provare a far credere che la preoccupazione vera per l'Italia è il pericolo di un fascismo che starebbe riproponendosi. Non la cronica mancanza di risorse per giovani e anziani, non l'enormità degli sprechi ne' le ruberie o le tante mafie che strangolano il Belpaese, ma il fascismo di ritorno. Balle, ovviamente.
Balle sorrette da argomenti ai quali non credono neppure i loro autori, ma costruite e veicolate per fottere il cittadino elettore. Per impedirgli di riflettere e di capire. Si, meglio fare attenzione: anche stavolta la distrazione di massa è in campo. E può vincere la partita.
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