I greci bocciano Tsipras: elezioni anticipate e onda liberal in agguato


Syriza seconda a dieci punti dai conservatori. Le europee come anticamera ad un nuovo scossone nell'Egeo, con un occhio alla geopolitica


di Francesco De Palo
Categoria: Francesco De Palo
27/05/2019 alle ore 09:09



Europee perse, elezioni anticipate in giugno e nuovo scossone in vista nella Grecia tornata in allarme da un report del Fondo Monetario Internazionale. Le urne per i 21 seggi ellenici all'europarlamento mostrano la sconfitta del partito di governo di Syriza, staccato di dieci punti dai liberalconservatori di Nea Dimokratia, guidati da Kyriakos Mitsotakis (in foto).

Il centrodestra sale al 33% e Tsipras annuncia elezioni anticipate per il 30 giugno: i 10 milioni di elettori greci non hanno ridato fiducia al governo, perché messo all'indice come fautore di altra austerità dopo le promesse di cambiamento. Terzo il centrosinistra del Kinima al 7%, due punti sotto i comunisti del KKE e Alba dorata al 4,8.

Il dato che spicca è relativo al voto di protesta che in Grecia non c'è, essendo i sovranisti di Alba dorata scomparsi dai radar e i movimenti anti sistema o verdi praticamete nulli. Atene sceglie l'Europa e una proposta che possa cambiarla dal di dentro.

Nel mezzo il nuovo allarme del Fondo Monetario Internazionale secondo cui, se da un lato la ripresa dell'economia greca continua, dall'altro il ritmo della riforma rallenta con altissimi rischi al ribasso. All'orizzonte il Fmi intravede un nuovo buco nero nei conti del paese stimato dai 4 agli 11 miliardi di euro, che si somma alle raccomandazioni per due mosse fatte dal governo proprio in vista di queste europee: la riduzione dell'esenzione fiscale dal primo gennaio 2020 e il taglio delle aliquote. Secondo il Fmi la Grecia rischierebbe in questo modo di non poter finanziare il suo fabbisogno di prestiti dal 2021 in poi.

Uno scenario che sarebbe drammatico, dopo otto anni di austerità e sacrifici incredibili per l'intero paese, a cui stanno puntando per altre mire colossi come Tesla e Huawei, segno di un'importanza geopolitica significativa, agganciata anche al dossier energetico con i nuovi gasdotti che passeranno dalla Grecia (Tap, Tanap e Eastmed).

Ragion per cui le elezioni anticipate del 30 giugno saranno importantissime, così come lo sono state le ultime due. Ma mentre nelle precedenti c'era da fronteggiare la crisi della moneta unica post crac di Goldman, adesso nel mezzo c'è il risiko di alleanze e partnership, in virtù delle turbolenze con Ankara nel Medierraneo orientale e del dossier-Cina che toglie il sonno anche a Washington.

 

 

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