Dalla candidatura dell'allora 40enne Barack Obama, alla sfida tra Biden (se dovesse vincere le primarie) e Trump. La politica a stelle e strisce va in controtendenza rispetto al trend mondiale. Mentre due lustri fa (e non solo, vedi Jfk) è stata capofila con il giovane presidente afroamericano, oggi ha cambiato registro proprio mentre i numeri del Pil fanno ingolosire i repubblicani.
Si prenda la competizione tra i democratici, i cui candidati sono impegnati su proposte di chiara matrice socialista, che secondo alcuni commentatori porterebbero alla rovina economica. Joe Biden sfida il senatore Bernie Sanders, che di primavere ne ha 78. Lungi da queste colonne voler pensionare chicchessia, ma è un segnale diverso rispetto al recente passato. Secondo l'ex vicepresidente Usa il modo migliore per essere giudicato “è guardare, vedere se ho l'energia e la capacità. È un business show".
In precedenza, Trump, 72 anni, aveva detto che Biden e altri candidati per il 2020 “mi stanno facendo apparire molto giovane, sia in termini di età che in termini di energia".
Insomma, per ora solo schermaglie, ma due giorni fa in occasione del suo primo incontro ufficiale per la raccolta fondi presso l'abitazione a Philadelphia del dirigente di Comcast David Cohen, dinanzi a circa duecento sostenitori Biden ha denunciato la dignità perduta della classe operaia e attaccato il presidente Trump per aver distrutto "l'invisibile tessuto morale americano".
Il presidente, ha detto, ha deliberatamente diviso il paese per ottenere il potere, “è la stessa vecchia tattica che i venditori di olio per serpenti avevano fatto per anni".
Il denaro, già. Per avere un'idea di come si stiano mobilitando imprenditori e cittadini si pensi che nel 2008 il candidato alla presidenza Barack Obama aveva incassato circa 8,5 milioni di dollari durante un evento simile mentre Biden ha raccolto 6,3 milioni durante le prime 24 ore della sua campagna. Budget figlio non solo di incontri vis-à-vis, ma anche di 100.000 contributi online.
La rete dunque come possibile ago della bilancia, anche con uno sguardo ai programmi. I democratici puntano forte sull'innalzamento dell'imposta massima sul reddito al 90%, l'eliminazione dell'assicurazione sanitaria privata, la riparazione dei passati danni legati alla schiavitù e l'aggiunta di ulteriori giudici alla Corte Suprema. Molto welfare, insomma, ma senza indicare le coperture, proprio nelle stesse ore in cui il Pil Usa batte le attese e cresce del 3,2% nel primo trimestre dell'anno.
Si tratta della migliore performances degli ultimi quattro anni nonostante fenomeni di assoluta incertezza come la guerra commerciale con la Cina e lo shutdown più lungo della storia. Capito?
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