Chi ha azionato il telescopio Event Horizon per fotografare il buco nero che sta facendo il giro nel mondo? Un ruolo chiave nella nuova eccezionale scoperta lo ha giocato uno scienziato greco, Dimitris Psaltis, da Serres. E' professore di astronomia e Fisica dell'Università statunitense dell'Arizona ha giocato un ruolo chiave nell'individuazione dell'immenso buco nero nella galassia Messier 87 del diametro di circa 40 miliardi di chilometri (tre milioni di volte la Terra).
Psaltis e il suo staff per la prima volta hanno sviluppato i relativi "test" e hanno concluso che Einstein aveva ragione ancora una volta, poiché l'immagine del buco nero si adattava alla fine alle simulazioni teoriche. Nato a Serres nel 1970, si è laureato in Fisica presso l'Università Aristotele di Salonicco nel 1992.
Ha fatto il dottorato di ricerca presso l'University of Illinois (1997) ed è stato un ricercatore post-dottorato presso il Centro per l'Astrofisica Harvard-Smithsonian, Università MIT e l'Institute for Advanced Studies di Princeton University. Dal 2003 insegna all'Università dell'Arizona. La sua ricerca si concentra sul controllo della teoria della relatività generale di Einstein su scala cosmica, studiando principalmente i buchi neri e le stelle di neutroni. Ha accompagnato sin dalla nascita il lavoro dell'Horizons Telescope.
E'anche membro dei gruppi scientifici dell'ESA di NSAA e delle missioni NICER LOFT, nonché del comitato consultivo scientifico dell'Istituto Max Planck di Bonn.
Fino ad oggi l’ombra di un buco nero era l'immagine che più si avvicinava alla rappresentazione dello stesso. Inoltre, dettaglio non ininfluente, non si era mai ottenuta un’immagine del tipo che hanno diffuso i ricercatori del telescopio Event Horizon anche se esistevano già diverse prove dell’esistenza di tali oggetti celesti.
twitter@ImpaginatoTw