A24: mago o azzeccagarbugli? Toninelli sempre più nel caos


Da un lato vuole evitare altri casi-Genova, dall'altro viene smentito dal Mef sui fondi


di Leone Protomastro
Categoria: ABRUZZO
04/04/2019 alle ore 10:43



Delle due l'una: o qualcuno mente oppure non ci sta capendo più nulla. In entrambe le circostanze un fatto gravissimo. 

“Vogliamo evitare crolli come il ponte di Genova”, ha detto ieri il Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli a proposito della A24/A25. Ma poi i fondi per la messa in sicurezza, come osservato dal Ministero delle Finanze, non risultano coperti.

Sta cambiando tutto, ha aggiunto il ministro grillino, “lo Stato torna a fare lo Stato”, commentando il rinvenimento di una mini crepa sul viadotto di Colle Cassino.

La replica di Strada dei Parchi è affidata all'ad Cesare Ramadori: "Ci sono dei professori universitari che hanno fatto una relazione sullo stato dei viadotti dell'A24 e A25 che l'ingegnere Placido Migliorino, dirigente del ministero delle Infrastrutture interpreta a suo modo, sarebbe stato bene che prima di trarre conclusioni avesse parlato con gli stessi professori universitari."

Ciò che lascia perplessi nella vicenda è che, nonostante la convergenza di intenti, poi il risultato non sia omogeneo. Se anche il Ministero di Porta Pia concorda nell'accelerare sui lavori per la messa in sicurezza, come mai allora il Mef fa notare la mancata copertura?

E ancora: l'allarme lanciato dallo stesso Ministro negli ultimi mesi ha prodotto il calo di utenza di oltre il 7 per cento, "un colpo per l’economia ed il turismo dei territori". Dichiarazioni che rientrano in "una campagna di allarme sociale, messa in piedi da sedicenti esperti e tecnici, concentrata sulla situazione di alcuni viadotti di A24 A25, facendo leva sulle paure che la vicenda di Genova ha ingenerato in larghi strati dell’opinione pubblica", ha osservato più volte Sdp. Ma se il Ministtro non cambia idea allora perché poi i fondi non si trovano?

Sul punto l'on. Stefania Pezzopane è stata chiara: “Toninelli, tra una gaffe, una svista e il taglio di un nastro per opere non sue, oggi, riguardo i fondi per la messa in sicurezza dei viadotti delle autostrade A24 e A25, si esercita nella brutta copia del mago Silvan nel famoso gioco delle tre carte – osserva - . Ma se il noto illusionista non aveva intenzione di illudere le persone ma di stupirle, il ministro invece ci stupisce per come continua a illudere i cittadini. La messa in sicurezza delle autostrade era iniziata con il governo di centrosinistra e i 250 milioni erano già stati stanziati. Bisognava solo proseguire con le anticipazioni iniziate con la nostra legge di bilancio 2018. Non servono i suoi sopralluoghi, che sono solo puro esibizionismo edonistico”.

E aggiunge: “Riguardo la nota del Mef altro che ‘cavillo contabile’, si tratta di un macigno, come si legge bene nella nota a firma della direttrice generale di via XX Settembre, Loredana Durano, del 22 marzo e inviata proprio a Toninelli: ‘Non è possibile dar corso all’impegno di spesa di cui in oggetto, in quanto la disponibilità di cassa sul Cap 7701/01 di euro 112 milioni consente un correlato impegno di pari importo a fronte di una spesa derivante dal protocollo d’intesa di euro 192 milioni, che risulterebbe pertanto priva di copertura’.

Inoltre va ricordato come, nonostante tutto, Sdp ha iniziato i lavori sui viadotti considerati non in buono stato dal Mit a spese proprie. E mette l'accento sul fatto che l'approvazione del Piano economico Finanziario (Pef), fermo dal 2013, potrebbe risolvere (definitivamente?) la questione.

Un mese fa intanto era arrivata la pronucia del Tar Lazio: “Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti deve finanziare i lavori per la messa in sicurezza dei viadotti della Strada dei Parchi”. Questa la sentenza che aveva definitivamente bocciato il ministero che sinora aveva negato alla concessionaria lo sblocco dei fondi per lavori urgenti sui piloni dell’A24-A25.

 

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