Sì, salviamo la privacy oltre che l'ambiente: se mister facebook chiede più regole...


Bella faccia di bronzo, proprio mentre milioni di italiani scoprono di essere stati intercettati al cellulare per app non sicure


di Francesco De Palo
Categoria: Francesco De Palo
31/03/2019 alle ore 09:27

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Mister facebook chiede regolamenti internazionali su Internet proprio nel giorno in cui milioni di italiani scoprono di essere stati intercettati al cellulare per una “svista” dettata da app non sicure. Il paradosso di questa richiesta non è tanto nel merito, quando nei modi e nei tempi.

Certo ammette gli errori, ma afferma che le regole uniformi li minimizzerebbero (“Abbiamo la responsabilità di mantenere le persone al sicuro"), ma dimenticando un passaggio fondamentale. Hanno fatturato milioni di dollari sull'assenza di regole, sul concetto che l'invasività dei nuovi media ha abbondantemente bypassato privacy e senso del pudore di ognuno, fermo restando che gli utenti ci mettono del loro, postando tutto e il contrario di tutto (finanche foto di nascituri e morituri).

Il problema è squisitamente culturale prima che burocratico o amministrativo. Si è scelto di impiccarsi mani e piedi alla rete senza vagliarne i pro e i contro. Non è vetero conservatorismo interrogarsi sull'uso da fare di media e social, sulle modalità di accesso, sulla concorrenza che resta il sale della democrazia ma che invece pare essere solo scomoda cornice, sul rispetto di dinamiche che valgono per altri comuni mortali (aziende comprese), come dimostrano le questioni fiscali aperte tra i colossi e molti paesi.

Il male non è nella nuova auto che tutti possiamo guidare, ci mancherebbe: ma nel fatto che forse prima occorrerebbe prendere una patente speciale per evitare danni agli altri e a se stessi. E invece anziché riflettere a mente lucida su questo passaggio, i soloni della modernità farlocca solo oggi chiedono un vademecum di regole, mentre fino a ieri si è consumata una mattanza che ha dell'incredibile.

E'l'ipocrisia il nuovo cancro sociale del pianeta, accanto al dossier climatico: sarebbe onesto ammetterlo candidamente per non nascondersi dietro un dito mentre questo elefante in gioielleria non solo sta spazzando tutto ciò che trova dinanzi a sé, ma sta anche provvedendo a fare tabula rasa di neuroni e sinapsi.

La frenesia da social è un altro aspetto che non dovrebbe essere sottovalutato, come l'incredibile invasività di mail spam o di telefonate pubblicitarie a tutte le ore.

Sì, è la privacy il nuovo male del mondo da curare e da salvare oltre all'ambiente tanto caro a Greta.

 

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