Asia Nasoni,14 anni, Daniele Pongetti, 16 anni, Benedetta Vitali, 15 anni, Mattia Orlandi, 15 anni, Emma Fabini, 14 anni ed Eleonora Girolimini, 39 anni.
Tutti adolescenti e l'ultima, invece, una giovane mamma che aveva accompagnato la propria figlia, sono morti all'interno della discoteca “Lanterna Azzurra” a Madonna del Piano di Corinaldo, in provincia di Ancona, mentre si stava svolgendo il concerto del “trapper" Sfera Ebbasta, uno degli ultimi idoli musicali dei teenager.
Uno spray al peperoncino, di quelli urticanti, avrebbe scatenato il panico all’interno della discoteca. Poi la ressa avrebbe fatto crollare i parapetti di un ponticello mentre le persone erano in fuga. Oltre alle sei vittime di questa assurda tragedia ci sono decine di persone ricoverate.
Secondo una delle prime ricostruzioni degli inquirenti, per il concerto erano stati venduti circa 1400 biglietti, mentre la capienza era di 870 persone. Appena più della metà.
Che quanto accaduto sia inaccettabile, inconcepibile ed inammissibile siamo tutti d'accordo. Ed in questo momento, occorre solo tacere, per rispetto di chi ha perso la vita e di chi quella vita non potrà più averla accanto.
Non è questo il momento delle polemiche, poiché adesso solo la magistratura può e deve fare chiarezza riguardo ad una tragedia che assume i contorni di un omicidio colposo plurimo, del quale i responsabili dovranno dare conto proprio in virtù di quel rispetto di cui vi parlavo.
Però, permettetemi di farvi un invito. Un invito a non cadere o scadere in facili qualunquismi e luoghi comuni, sostenendo che gli adolescenti non dovrebbero comportarsi come ventenni; che i genitori sono cattivi educatori, troppo permissivi o troppo deboli per opporre un rifiuto deciso e fermo alle richieste dei propri figli; che le discoteche andrebbero chiuse ad una certa ora o che determinati tipi di concerti (secondo la valutazione di quale “Solone", poi) non dovrebbero essere autorizzati perché ecciterebbero eccessivamente gli animi dei ragazzi.
Proviamo, invece, a ragione anzitutto su di un aspetto, che riguarda ciascuno di noi, indipendentemente dall'età, dal sesso o dell'estrazione sociale.
Ovunque sia consentito l'esercizio di fenomeni di aggregazione sociale dev'essere assicurato che essi si svolgano in completa sicurezza. Ed il ragionamento vale per discoteche, stadi, pizzerie, disco pub e via discorrendo. Non si può morire di divertimento. Non è questo il senso.
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