I debiti si onorano. Indipendentemente dalla natura morale o giuridica della “pendenza", rispettare un impegno preso costituisce la cartina tornasole della correttezza di ciascun individuo.
Ovviamente, gli adempimenti di tipo morale vengono lasciati all'integrità ed alla rettitudine di ognuno, appartenendo al bagaglio di educazione e di rispetto maturato nel corso della vita.
Il debito giuridico, viceversa, può essere soggetto al pagamento coattivo, imposto dal giudice si ricorso del creditore.
Non ho affatto intenzione di farvi una noiosa lezione di diritto, materia della quale so poco o nulla, ma desidero soltanto segnalarvi una ipotesi (come tante ce ne sono) di cattiva amministrazione comunale, che ritengo si configuri ogniqualvolta non venga soddisfatto un diritto altrui.
Sapete cosa sono le cooperative sociali? Esse rappresentano un particolare tipo di società cooperativa, che gestisce servizi socio-sanitari ed educativi, oppure attività di vario genere finalizzate all'inserimento nel mercato del lavoro di persone svantaggiate.
Spesso tali cooperative svolgono la propria attività sulla base di convenzioni sottoscritte con singoli Comuni allo scopo di attuare una politica di integrazione economica e sociale di alcune fasce deboli della popolazione (invalidi fisici, psichici e sensoriali, i tossicodipendenti, gli alcolisti, minori in età lavorativa con difficoltà familiari, detenuti ammessi alle misure alternative alla detenzione).
Tra alcune di tali cooperative ed il Comune di Pescara pendono diversi processi civili a causa del mancato pagamento da parte dell'Ente di alcuni lavori svolti nel 2005 (avete capito bene).
E la circostanza ancora più strana è che tali cause sono state iniziate e portate avanti (sin dalla fase stragiudiziale) prendendo come riferimento delle determine (così si chiamano alcuni contratti della pubblica amministrazione) diverse da quelle che avevano affidato i lavori alle cooperative.
Possibile che si sia voluto iniziare delle cause infondate in maniera cosciente e volontaria?
Ovviamente, il Comune non ha interesse a far rilevare l'errore del suo creditore, ma sembra piuttosto strano che per anni si stiano trascinando contenziosi civili “sbagliati" senza che nessuno se ne accorga.
Ed intanto le cooperative falliscono e, con loro, i lavoratori e le rispettive famiglie si ritrovano senza l'ombra di un euro.
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