Al via la kermesse con una delle eccellenze culturali più amate made in Abruzzo: il “FLA, il Festival di Libri e Altrecose”. Giunto già alla sua XVI edizione, il FLA, diretto da Vincenzo D’Aquino e Luca Sofri, prenderà il via giovedì 8 novembre e proseguirà fino a domenica 11 novembre.
Con diverse sezioni, con un cartellone ricchissimo di eventi dai contenuti e linguaggi decisamente diversi; inoltre moltissimi saranno gli ospiti provenienti dal panorama culturale ed artistico italiano.
Impaginato.it ha dialogato con uno dei registi dell’evento, Vincenzo D’Aquino. Come nasce questa iniziativa? Quali le finalità? “Il Festival è nato 16 anni fa, uno dei primissimi Festival letterari in Italia, insieme a Mantova e a pochi altri, per iniziativa di un giovane e talentuoso scrittore che lo mise in piedi praticamente dal nulla, con tanto entusiasmo e tanta passione. Nemmeno troppo sorprendentemente quello scrittore, Giovanni Di Iacovo, oggi è diventato l'assessore alla Cultura del Comune di Pescara”.
“Con Mente Locale abbiamo ereditato da lui il FLA nel 2011 e la nostra scommessa è stata fin dall'inizio quella di costruire un cartellone il più vario e ricco possibile, sia in termini di contenuti che di linguaggi artistici (FLA sta infatti per Festival di Libri e Altrecose), per parlare non soltanto ai lettori, ma soprattutto a quelli che in una libreria o in una biblioteca difficilmente ci mettono piede”, evidenziando come sia stato studiato un format culturale interessante, vario e fruibile per tutti.
Ascolti, come procede il comparto libri in Italia e in Abruzzo? “L' ultimo rapporto di Federculture è di pochi giorni fa, e traccia un quadro abbastanza desolante del consumo culturale in Italia. Il rapporto ci racconta di quasi quattro italiani adulti su dieci che non partecipano ad alcun tipo di attività culturale e di circa sette italiani su dieci che non mettono mai piede in un cinema o in un museo”, precisando come purtroppo la situazione sia la medesima anche per il mondo dei libri.
Alla luce di tale sconfortante situazione, come incentivarne la crescita? Asserendo come sia alquanto scettico e diffidente rispetto alle formule troppo semplici e rapide, ha quindi continuato: “Non credo alle bacchette magiche. Occorre pensare a nuovi modelli, ma per inventarli servono tempo, esperimenti, tentativi. Di una cosa però sono abbastanza sicuro: che anche per quanto riguarda il consumo culturale, così come per ogni altro settore, un tema cruciale sia quello della comunicazione”, precisando “i bisogni vanno intercettati anche quando non vengono formulati. Diceva Henry Ford: se avessi chiesto ai miei clienti cosa volevano, mi avrebbero risposto “un cavallo più veloce”.
La cultura appaga bisogni reali e profondi, dovremmo ricordarcene più spesso”, evidenziando come sia necessario incentivare sempre la cultura, in tutte le sue forme, per i naturali benefici che essa comporta.
La politica vi sostiene in tal senso? D’Aquino ha rimarcato come la politica sostenga da sempre questo Festival e poi, ha spiegato: “Questa Amministrazione comunale ci ha sempre sostenuto, e non soltanto in termini economici. Altrove la politica culturale si è ridotta da molti anni semplicemente alla gestione delle sovvenzioni e dei contributi per le istituzioni e gli operatori, qui no. Avvertiamo un'attenzione reale al progetto del Festival, e non uso a caso la parola progetto, perché la dimensione del FLA che ci interessa di più è questa, e non quella dell'"evento".
Quali prospettive in Abruzzo e quali obiettivi? “Sono ottimista per natura. Credo che nella nostra regione la logica della conservazione pura e semplice del passato e delle sue formule, stia lasciando spazio, magari lentamente ma inesorabilmente, ad un pensiero nuovo che voglia far leva sul nostro patrimonio culturale e sulle sue profonde radici, non più soltanto per custodirlo, ma per reinventarlo”.
E ancora: “E noi, dove vogliamo arrivare? Non lo sappiamo di preciso. Ma fino a quando potremo dire, nel presentare il cartellone, che si tratta del Festival più bello di sempre, dopo quello dell'anno precedente, vorrà dire che avrà senso continuare”.
COS’È IL FLA
Il FLA è un viaggio che dura da 16 anni. Un viaggio che è in piena e costante evoluzione e non smette mai di stupire ed emozionare, confermandosi come un contenitore poliedrico che include nel suo format originale novità editoriali e proiezioni di film in anteprima nazionale, ma anche interviste sul mondo della politica e della comunicazione, workshop e incontri sul fumetto, e poi spettacoli, mostre, musica, degustazioni di vini e prodotti tipici abruzzesi ed una sezione speciale di narrativa dedicata ai talenti abruzzesi.
Quest’anno saranno tante le novità inserite nel programma, come i luoghi in cui si terranno gli eventi: non solo nel centro storico (Circolo Aternino, Auditorium Petruzzi, Casa D’Annunzio, Caffè Letterario e Museo delle Genti d’Abruzzo) e negli altri luoghi della città (Spazio Matta, Teatro Massimo e mercato coperto di piazza Muzii), ma sono previsti appuntamenti anche al conservatorio Luisa D’Annunzio e al Campus universitario di Chieti Scalo. Inoltre, alcune chiacchierate letterarie saranno itineranti e si svolgeranno o a piedi o in sella alla bicicletta, altre iniziative si terranno al circolo Babilonia, a Don Gennaro, alla scuola Macondo e al Bizzarre club.
Inaugurerà la XVI del FLA la proiezione del nuovo film di Paolo Virzì, “Notti magiche”, in cui il regista toscano, sul palco del Teatro Massimo, traccerà un quadro degli splendori e delle miserie dell’ultima stagione gloriosa del grande cinema italiano, insieme alla presenza di Irene Vetere e Giovanni Toscano. L’incontro con Virzì è soltanto il primo delle centinaia di appuntamenti del Festival che, come da tradizione, animeranno e delizieranno la città di Pescara, a testimonianza dell’importanza di questa manifestazione culturale contemporanea.
Quest’anno inoltre parteciperanno al FLA tre premi Strega, due premi Campiello, i vincitori del Festival di Sanremo, l’astronauta italiana più famosa di sempre e tante altre collaborazioni piccole e grandi, distribuite sul territorio.
IPSE DIXIT
Il direttore artistico Luca Sofri: "Quello che stiamo cercando di fare un po’ spericolatamente è riempire di cose il FLA e aggiungere tante voci notevoli al programma. Siamo cresciuti anno dopo anno e la dimostrazione ci è data dal fatto che, da quest’anno, sono state le case editrici a cercarci già prima dell’estate per proporci gli autori da portare al FLA. Anche la provenienza dei visitatori che arrivano a Pescara ha ormai superato i confini regionali, giungendo a toccare un bacino nazionale. In generale avremo gli scrittori di cui si è parlato di più nelle ultime settimane, come Scurati, Maggiani o Giordano, politologi come Orsina, Rizzo e Ceccarelli. Ci sarà uno spazio riservato al Post con le interviste di Francesco Costa, Emanuele Menietti e Luca Misculin, e le rassegne stampa al mattino, il sabato e la domenica, replicando il fortunato esperimento della scorsa edizione".
Valentina Di Zio della Deco: "Fino a quando ci sarà il FLA la Deco garantirà il proprio sostegno ad un’iniziativa che cresce anno dopo anno. Quest’anno abbiamo rinnovato il nostro impegno per una serie di iniziative per il territorio, come il progetto della libreria di strada “Deco street library” che sarà presente lungo le strade e i luoghi del Festival. Chiunque potrà lasciare i propri libri e prenderne in prestito altri. È un modo per diffondere l’importanza della lettura in chiave sostenibile, valorizzando la pratica del riuso e dello scambio gratuito di libri. Un progetto che abbiamo portato anche nelle scuole".
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