Il Pescara a Cosenza per rialzarsi: ma la terra calabrese non è stata mai amica

Pescara di nuovo in campo. Dopo la prima sconfitta casalinga subita sabato scorso contro il Cittadella, in casa biancazzurra si pensa a riscattare l’opaca prestazione offerta contro i veneti. 

Nel turno infrasettimanale mister Pillon medita di apportare qualche modifica alla formazione di sabato in difesa dovrebbe rientrare Campagnaro recuperato dopo l’infortunio; il terzino Ciofani prenderebbe il posto di uno tra Balzano e Del Grosso, mentre in attacco Antonucci tornerà titolare a sinistra. Al centro del tridente spazio a Mancuso, mentre Monachello potrebbe prendere il posto di Marras.

Saranno valutate domani mattina le condizioni di Brugman, vittima di un guaio muscolare qualora dovesse dare forfait Machin sarà il playmaker.

Pescara e Cosenza si sono affrontate 25 volte a Cosenza dal dopoguerra in poi. Il bilancio è nettamente a favore dei padroni di casa, vittoriosi in 13 occasioni. Tre i successi degli abruzzesi. Ben nove i pareggi.

Nella consueta conferenza stampa il tecnico Pillon, ha analizzato la partita di domani: “Sarà una gara difficilissima. Ci aspetta un ambiente caldo. Non so se il Cosenza giocherà con una difesa a tre o a quattro. Noi dobbiamo tornare a fare quello di buono fatto finora. Ce la giocheremo fino alla fine. Campagnaro ha recuperato, è a disposizione, se sta bene gioca. Voglio una reazione di impeto. Domani cambierò qualcosa, ma senza stravolgere gli equilibri. Non dobbiamo assolutamente farci “film” mentali, la partita è passata e non ci voglio tornare. Ci sono partite che vanno gestite, l’importante è che quando non possiamo vincere non dobbiamo perdere”.

Il tecnico del Cosenza Piero Braglia, dovrà fare a meno degli infortunati: Capela, Di Piazza, Perez e D’Orazio, in dubbio Bruccini.

Cosenza – Pescara sarà diretta dal Sig. Francesco Guccini di Albano Laziale, coadiuvato dagli Assistenti Sig. Manuel Robilotta di Sala Consilina e Sig. Niccolò Pagliardini di Arezzo. Quarto ufficiale di gara sarà il Sig. Luigi Nasca di Bari.

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