Compito della politica è di amministrare la cosa pubblica. Ma avendo bene in mente direttrici di marcia e strategie per accelerare, di volta in volta, rallentare o frenare.
Sparare nel mucchio con il rischio di creare allarmismi e preoccupazioni, nonostante poi quell'istituzione che si guida non ne conviene, equivale a fare un certo terrorismo mediatico. Che non serve a nessuno, forse nemmeno ai nostri detrattori che oltreconfine abbondano.
Per carità, gli errori di glossa ci stanno, da parte di tutti. Sbaglia solo chi non fa, diceva un vecchio adagio.
Ma avere quel prurito di gola che induce a dichiarare, ad annunciare, a sottolineare, e a smentire un nanosecondo dopo, non fa bene al paese, ai cittadini e alle imprese.
Serve invece chiarezza. E solo quella.
Da parte di tutti. In primis da chi ha in mano la cloche del Paese e delle sue regole. Che, evidentemente, ancora non conosce al meglio. Ma il tempo per riparare non manca.
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