Debito e credito: Fusaro e la lotta ai signori della glebalizzazione


"Le classi dominanti oggi sono indirizzate anche sul piano ideologico. Si riparte solo dall'interesse nazionale"


di Paolo Falliro
Categoria: ABRUZZO
05/10/2018 alle ore 22:10

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Diego Fusaro, abbiamo speso ciò che non avevamo, oppure questi sono solo i fisiologici frutti del capitalismo 2.0?

Debito e credito sono le leve che usano per ricattarci. La classe dominante in questo modo vuole inchiodare il Governo.

La tendenza mondiale del libero scambio è anticamera allo sviluppo o all'iper divario tra ricchi e poveri?

Io la chiamo glebalizzazione, ovvero la produzione di una servitù della gleba cosmopolitica. Abbiamo a che fare con i nuovi servi della glebalizzazione.

Quando è iniziata?

Nel 1968 e nel 1989: sono le due date decisive, me ne sono occupato nel libro “Minima mercatalia”. Se ne esce procedendo in maniera opposta rispetto a dove stiamo andando. E fa paura anche ai nostri media tutto ciò che non risponde al modello unico globalizzato. Ciò è avvenuto perché il processo del capitale rende tutto merce, per cui anche l'umano viene disumanizzato.

La sofferenza italiana è anche ideologica?

Sì, certo. Le classi dominanti oggi sono indirizzate anche sul piano ideologico. Si riparte solo dall'interesse nazionale, ovvero dall'unione delle classi lavoratrici, dei ceti medi nazionali contro i signori della finanza, i delocalizzatori.

Da dove ripartire?

Da un Marx liberato dal marxismo: penso alla lotta contro lo sfruttamento, la lotta contro la crescita infinita, l'alienazione. Tutti temi a mio giudizio che oggi sono ineludibili.

La crisi del socialismo europeo quando è iniziata?

Per me inizia nel '68 nella sua ideologia. Perché non si lotta più contro il capitale ma contro la borghesia. Ecco il mistero delle sinistre che diventano anti borghesi e ultracapitalistiche.

 

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