Emergenza cinghiali, anche Fossacesia sollecita la Regione


Si moltiplicano gli episodi legati alla convivenza anomala con i mastodontici animali


di Lucia Rossini
Categoria: ABRUZZO
23/08/2018 alle ore 15:24

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Un'emergenza continua, che si abbatte su residenti e aziende agricole ma che sembra non interessare poi tanto la Regione chiamata in causa da mesi. Questa volta tocca al sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio: "Bisogna rendere più tranquilla la percorrenza delle nostre strade, salvaguardare l'incolumità pubblica e sostenere gli agricoltori che vedono sempre più danneggiati i loro raccolti. Alla Regione si propone inoltre un riconoscimento per i selecontrollori e alla polizia provinciale per il lavoro che svolgono per arginare il sovrappopolamento dei cinghiali".

Lo scorso 12 dicembre un cinghiale killer aveva colpito ancora a Penne dove una guardia giurata dell'Ivri si era ribaltata con la propria auto per evitare il mastodontico animale che gli aveva tagliato la strada. Il 40enne era rimasto intrappolato nel veicolo per alcuni minuti prima di riuscire a tornare sulla strada e a dare l'allarme.

Lo scorso 4 dicembre il sindaco di Orsogna era riuscito a evitare grossi danni dall'impatto con un cinghiale di un quintale di peso. Si era abbattuto sull'auto di servizio del Comune ma per fortuna non aveva causato danni fisici. Montepara uscì illeso.

Non possiamo aspettare che capiti qualcosa di più grave per prendere coscienza di quale pericolo corriamo tutti, tutti i giorni aveva commentato il sindaco chiamando in causa per l'ennesima volta la Regione a contenere la proliferazione dei cinghiali.

Lo scorso 1 ottobre ad alzare la voce era stato Massimiliano Berghella, sindaco di Treglio, alla periferia di Lanciano che aveva definito “vergognosa, sfuggente e immobile” la governance regionale. A perdere la vita era stato un 41enne che, di ritorno a casa poche sere prima, era stato travolto da un cinghiale appena dopo essere sceso dall'auto accanto alla propria abitazione: una frattura alla gamba e varie contusioni.

Il sindaco si era detto stanco di “raccogliere denunce e paure di cittadini aggrediti dai cinghiali o che magari sono rimasti feriti nei più disparati incidenti”. E accusò: “Quello che sta succedendo è dovuto all'immobilismo e all'inconcretezza della Regione Abruzzo, sfuggente e sorda”.

La Regione, aggiunse il sindaco, “ha ignorato e sta ignorando da tempo i problemi sollevati dai sindaci: quello della devastazione delle colture e quello dell'emergenza incidenti stradali, e non solo, creata dai cinghiali, che sono in sovrannumero e che ormai stanno invadendo ogni angolo di territorio. Ci sono stati riunioni in Prefettura, in Provincia, in Regione sulla questione”.

In passato la Giunta D'Alfonso aveva promesso norme e risorse, come la modifica del Regolamento venatorio, “ma non ha fatto alcunché eppure, a Rocca Pia, è morto un consigliere comunale di 38 anni; a Bomba è morta una mamma che stava tornando a casa dopo una notte passata in fabbrica a lavorare” aggiunge.

 

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