#hastatoputin: scherziamoci pure che fa bene alla salute, ma il più bravo, ancora una volta, è stato Pietrangelo Buttafuoco.
Che s'è inventato quest'hastag urticante per l'ennesima follia estiva della politica. Follia che alberga nei tanti e inconsolabili vedovi del Patto del Nazareno che fu e che, probabilmente, non sarà più.
E' chiaro che Renzi, Letta, Martina, Tajani, Orfini, Boschi, con l'intera corte dei miracoli all'opposizione, vivono un presente di disperazione. E s'attaccano a tutto quel che passa il convento.
Perciò, dopo i recenti, reiterati e ridicoli flop sul razzismo incombente ecco l'ultimo bau-bau: l'offensiva cibernetica alle istituzioni. Al Capo dello Stato, addirittura.
Con tanto di Procura che indaga, Comitato per la Sicurezza che si riunisce, Servizi che monitorano, polizia postale che spulcia e persino Csm che auspica.
Tutti mobilitati. Tutti alla ricerca di un colpevole che, peraltro, è più che noto, notissimo. E se ne sta anche tranquillo e beato al Cremlino: #hastatoputin per l'appunto!
Perché non servono certo prove per fare di Putin il colpevole. Lo è a prescindere. Anche solo per sentito dire. Mica come quel buontempone di Barak Obama che fece davvero spiare (come s'è scoperto!) i politici europei senza che nessuno protestasse e che nessuna procura intervenisse!
Putin è il pericolo buono per ogni occasione. È il jolly da giocarsi quando tutte le altre bufale vengono a galla.
È lui che sosterrebbe – spiegano - con la propaganda fake i sovranisti di ogni dove. Un demonio seppur amico di Romano Prodi (che infatti tace). Scatta quindi l'allarme troll in prima pagina. L'attenzione ai troll. La denuncia dei troll. E chi più ne ha (di troll) più ne metta.
Non essendo riusciti neppure a scalfire la maggioranza gialloverde con i quotidiani, reiterati bau-bau su ogni presunto pericolo e su ogni danno ipotetico ecco che l'ultima spiaggia degli habitué di Capalbio, è il troll. Il messaggio provocatorio.
#hastatoputin perciò: e tutto si può spiegare. Dal morbillo allo spread, dalla tav alla Rai: #hastatoputin. Ogni giornale che si rispetti con ogni giornalista che si rispetti non può che rispettarne il dettame.
La globalizzazione dell'imbecillita' è in atto: #hastatoputin. E così sia!
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