Ci sono soldi per progetti immaginifici, masterplan, project financing, ospedaloni e fondovalli, e ci sono anche per le ciclopiche segreterie politiche.
Ma non per i computer della Regione Abruzzo. Nel 2018 quasi 2019, i computer sono obsoleti, parola del direttore generale Vincenzo Rivera, molti dipendenti non ce l’hanno proprio o non possono lavorare, e questo costituisce una minaccia alla sicurezza dell’intera rete regionale, ma che problema è?
Tanto non si vede. Nessuna conferenza stampa verrà fatta per dire che no, purtroppo qualche problema con i soldi la Regione ce l’ha, e che i computer non si possono rinnovare: va tutto bene madama la marchesa.
E invece non è così. C’è una lettera, indirizzata al presidente della Giunta, agli assessori e ai vari dipartimenti, in cui il dg Rivera è costretto a rispondere alle “continue richieste di sostituzione e/o nuove forniture di postazioni informatiche”, scrivendo ai vari uffici che queste sono richieste che non è possibile soddisfare.
“Dopo l’ultimo approvvigionamento, avvenuto nel 2014, non è più stato possibile, per mancanza di fondi, procedere ad ulteriori acquisizioni, per cui le uniche macchine a disposizione sono quelle che, sporadicamente, si rendono disponibili a seguito di cessazione dal servizio (a condizione che ci vengano comunque restituite, cosa che raramente accade). Questo servizio è a conoscenza delle criticità presenti in molti uffici per l’obsolescenza delle apparecchiature in dotazione, e si sta adoperando per fornire il maggior supporto possibile, al fine di consentire lo svolgimento dei compiti istituzionali. Tuttavia l’elevato numero di postazioni ormai obsolete (intendendo per obsolete e tutte quelle macchine con sistema operativo Windows XP) crea certamente difficoltà in molti uffici e costituisce una minaccia alla sicurezza dell’intera rete regionale”.
Quindi, se qualcuno si dimette o va in pensione, lascerà a disposizione i computer (ma non sempre, dice Rivera: che fanno, se li riportano a casa?), altrimenti i dipendenti si arrangino. L’arrivo poi di nuovi dipendenti, assunti recentemente o arrivati dalle Province, peggiora la situazione,
“perché nella maggioranza dei casi i dipendenti transitati sono dotati di computer con più vecchia tecnologia”.
Finché non arriveranno i soldi, scrive quindi il direttore generale,
“non potremmo prendere in considerazione qualsiasi richiesta che pervenisse dei singoli uffici o servizi. A tali richieste non verrà dato alcun riscontro”. Punto e basta.
ps: Questa è la Regione 4.0 (però c’è sempre il Masterplan).
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