Era meglio il Mec di quest'Unione europea. Era più adatto per tutti il vecchio, caro Mercato comune europeo. Che consentiva libera circolazione e scambi senza infingimenti, senza inseguire l'utopia di sciogliere gli Stati nazionali. Era un modo corretto, quello, di collaborare tra diversi.
Mentre adesso è un tutti contro tutti. Come s'e' visto al vertice di Bruxelles. Se un primo, effettivo risultato possono intestarsi Conte, Di Maio e Salvini è proprio l'aver reso evidentissime, anche agli ottimisti più accaniti, le contraddizioni tra il racconto che ci è stato propinato sulla costruzione europea e la realtà dei fatti.
È bastata l'imprevista fermezza italiana, la decisione di non chinare ancora la testa su un problema reale, per far affiorare tutti i contrasti. Perché tutti sono solidali e altruisti a chiacchiere.
In realtà nessuno regala nulla e ognuno pretende. E, come accaduto a noi, se ci si mostra arrendevoli ed accomodanti se ne approfittano pure.
Ti lasciano volentieri nei guai, si girano dall'altra parte. E magari ti fanno la morale. Come quell'ipocrita del francese Macron che attacca il "vomitevole" governo italiano proprio mentre lui usa davvero le ruspe contro gli immigrati a Parigi e fa sconfinare i suoi 'flic' a Ventimiglia.
O come quella sincera europeista di frau Merkel che, per salvare il suo quarto mandato, si inventa -nottetempo- ben quattordici (14) trattati bilaterali con altrettanti paesi dell'Ue per rispedire indietro i migranti economici. Perché quei disperati stanno mettendo in crisi il suo governo, facendo esplodere anche l'opulenta e occhiuta Germania.
Sono questi i fatti, al netto di ogni bla-bla. Fatti che dimostrano come l'Unione politica sia non solo una chimera, ma un clamoroso abbaglio. Un super Stato senza politica estera comune, senza politica di difesa comune e senza unione bancaria: una barzelletta!
Ma, siccome adesso lo fa la Merkel, allora lo possono fare tutti. Tutti possono proporre trattati bilaterali. Così basterebbe farne 28 di trattati bilaterali: per ognuno dei paesi Ue. E aggiungere pure per quelli che vorrebbero aderirvi. Trattati per la libera circolazione di uomini e merci e per garantire l'Erasmus ai nostri ragazzi ( il programma di mobilità studentesca, ad oggi, dopo oltre 31 anni, unica vera realizzazione europea!).
E si andrebbe avanti sicuramente meglio di adesso. Solo a voler considerare lo spreco di risorse necessarie al funzionamento dei Palazzi di Bruxelles e di Strasburgo e delle varie Agenzie e della famelica euroburocrazia. Certo, c'è l'euro. C'è questa dannata moneta unica in 19 Nazioni.
Ma se anche un premio Nobel come Joseph Stiglitz (in foto) - che è socialista e non sovranista - ci spiega, in questi giorni, nel silenzio generale dei catastrofisti, che questa moneta è la rovina dell'Italia perché ci guadagna solo la Germania e che perciò ci conviene uscire, vogliamo darci qualche risposta? Vogliamo ad esempio ragionare sul vecchio Mec?
Quel Mercato comune europeo più adatto alla collaborazione tra gli Stati europei e ai loro interessi? Non c'è nulla di male a dirlo. Infatti, l'Italia (guarda il caso), col Mec non c'aveva mai rimesso nulla.
twitter@ImpaginatoTw