Non si muove foglia per la bonifica delle discariche Montedison in val Pescara e il primo cittadino di Bussi sul Tirino, Salvatore Lagatta, sollecita un incontro con i dirigenti del ministero dell'ambiente.
Tempi stretti dettati anche dalla multinazionale americana che partecipa al progetto della Farmaceutica Filippi per costruire su 8 mila 500 metri quadrati (circa 180 posti di lavoro) e produrre, forse preservativi, nella nuova area industriale di 60 mila metri scampati all'inquinamento della mega discarica dei veleni del Polo chimico in funzione dal 1901.
Il fondo in cui sta investendo Filippi sarebbe a servizio delle discariche 2A e 2B per la bonifica con progetto approvato e gara aggiudicata.
Lagatta rassicura: "Nel progetto originale i terreni inquinati andavano depositati sul terreno dato a Filippi. In sede di Conferenza di servizi con ministero, Responsabile unico del procedimento (Rup), Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) abbiamo concordato che quel terreno non è più di Solvay, ma di Filippi e su di esso si deve fare un'importante opera di reindustrializzazione, nessuno ci impedisce di depositare il terreno inquinato in un altro luogo, in sede di progetto definitivo".
Siamo alle battute finali poi per le indagini della Polizia Provinciale volte ad accertare eventuali responsabilità, di Solvay ed Edison, per l'inquinamento dei terreni 2A e 2B. La bonifica delle 2 discariche sarà finanziata con fondi pubblici, circa 50 milioni di euro, in parte spesi per capping e paratie fatte installare nella discarica Tremonti dal Commissariamento Adriano Goio.
Lagatta, riconfermato sindaco, denuncia che la procedura per la bonifica si è fermata, ma non ne conosce le ragioni. Vero è che la prescrizione dell'azione penale, anche se remota, potrebbe evitare ad Edison di rispondere dei danni. Prescrizione sospesa, ma si è in attesa del terzo grado di giudizio per il processo Bussi. In appello sono stati condannati per disastro colposo aggravato, la sentenza di primo grado è stata riformata, 10 tra dirigenti e dipendenti della Montedison per la discarica dei veleni tra le più grandi d'Europa.
Comprovato l'avvelenamento aggravato, prescritto, la Corte ha riconosciuto le aggravanti superando la prescrizione per il reato di disastro colposo a 10 imputati su 19. La sentenza porta la ex Montedison a rispondere economicamente per la bonifica del sito, ma resta valida sul tavolo del dicastero la proposta di Edison per la bonifica della Tremonti, rigettata da Forum H2O. Lo Stato dovrà comunque recuperare da Edison le somme per avviare altre bonifiche.
Il presunto inquinamento da petrolio dal torrente Arolle, sfocia sul fiume Pescara a Tocco da Casauria (Pe) è l'ennesimo caso che rischia di spostare l'attenzione su un fenomeno naturale, già monitorato negli anni '90, per il quale è stata scartata l'ipotesi di inquinamento. In queste ultime ore però il senatore Marco Marsilio (Fratelli d'Italia) ha depositato un'interrogazione ai ministri dell'ambiente e della salute per chiedere un intervento di contenimento.
Riportare l'attenzione sulla bonifica delle aree del polo chimico di Bussi, così come ha fatto oggi il sindaco, è essenziale per avviare davvero la riqualificazione dell'area, attesa ormai da 11 anni.
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