Fenomeni all'incontrario. È grazie a loro che Matteo Salvini sta diventando l'asso pigliatutto della politica italiana.
Schernito, sbeffeggiato, contestato, denunciato, deriso, il leader della Lega ha trovato nel veleno sparso a piene mani dai suoi accusatori il miglior alleato.
Quelli che per anni hanno negato l'evidenza, i buonisti in servizio permanente effettivo, le anime candide dei quartieri bene e dai portafogli rigonfi con il supporto dell'orchestra miope di quei giornali che si leggono sempre meno: ecco, chi ha decretato e sta ribadendo oggi il successo di Salvini e dei suoi "barbari sognanti".
Al quale perciò non resta che mantenere almeno un po' di quanto promesso in campagna elettorale per fare altri strike.
Non è un fenomeno il leader leghista. È intelligente, ha fiuto. Il minimo occorrente per scalare prima un partito e poi le istituzioni. Capisce qual è il nocciolo del problema e non si nasconde. Anzi, lo denuncia proponendo sempre una soluzione.
Salvini fa politica. Cerca cioè di trovare soluzioni concrete, credibili a problemi reali. E siccome le risposte che da' sono, quasi sempre, di comune buonsenso, ha successo.
Anni di chiacchiere, una crisi economica devastante, l'incapacità di contrastare il rapido declino sociale e le clamorose bugie profuse a piene mani per nascondere l'assenza di una visione, di un progetto hanno fatto lievitare i consensi di Salvini. Lui ha dovuto solo ribadire le sue idee e le sue soluzioni.
Fenomeni all'incontrario sono stati gli altri. Tutti. Da Monti a Bersani a Letta a Renzi a Gentiloni: tutti quelli che per anni -e nemmeno sempre- hanno predicato bene, ma poi razzolato malissimo.
Ai quali s'e' aggiunto, buon ultimo, Silvio Berlusconi. Che, spinto dal fenomenale sandwich Gelmini/Ronzulli, si ritrova ora a braccetto, bontà sua, con quelli che l'hanno cacciato dal governo prima e dal Parlamento poi.
Fenomeni. Che creano i problemi - come l'assurda gestione della questione migranti - e non li risolvono mai. E che anche in queste ore però ci riempiono la testa con le stesse chiacchiere su solidarietà e umanità e cha cha cha.
Fenomeni che hanno cronicizzato ogni emergenza. E nella quale quegli altri fenomeni che guidano l'Unione europea ci hanno sguazzato.
Fenomeni. Come la gran parte dei giornali e delle TV che grondano nuovo sdegno e spargono nuove lacrime senza capire ne' vedere che la misura è colma. Che la gente ha smesso da parecchio di farsi condizionare dalle chiacchiere e vuole vedere fatti. E che quindi guarda a Salvini come si guarda ad una nuova possibilità, ad una speranza. Tutto merito di quegli altri. Fenomeni all'incontrario.
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