Il Segretario Generale Aggiunto della CISL Abruzzo Molise, Riccardo Gentile, boccia la politica industriale regionale. Ha osservato che l’Abruzzo non è competitivo: lo confermano gli ultimi dati pubblicati da Movimpresa sulla natalità e mortalità delle imprese italiane registrate presso le Camere di Commercio nel I trimestre 2018. Gli indicatori risultano essere decisamente negativi: una perdita di meno 540 imprese. Un andamento decrescente che, purtroppo, caratterizza la regione già da oltre un anno: meno iscrizioni alla Camera di Commercio e più cessazioni che hanno condotto inesorabilmente, a fine marzo, ad uno stock delle imprese esistenti, pari a 147.733.
"L'ulteriore rallentamento dello sviluppo del mondo delle imprese viene rafforzato da una contrazione del loro tasso di crescita (-0,36%), rendendo così i territori delle provincie non attrattivi per nuovi investimenti, ma soprattutto per quelle aziende che hanno scelto di delocalizzare la produzione” ha affermato Gentile, analizzando i dati.
Ed ancora, propone Gentile: "gli strumenti di una politica di sostegno agli investimenti imprenditoriali vanno concertati, tra le Istituzioni, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni Datoriali, creati e potenziati così da poter ridurre il numero di imprese che chiudono l'attività in Abruzzo per trasferirsi all'estero e scongiurare una deindustrializzazione dei territori”, aggiungendo che una politica di semplificazione normativa e amministrativa potrebbe accrescere la competitività e dare certezze alle attività imprenditoriali.
Il Segretario Generale Aggiunto della CISL Abruzzo Molise sostiene che la fiscalità di vantaggio possa ridare un’occasione agli investimenti, alla produzione industriale, al terziario e alle eccellenze. Ed ancora aggiunge che le risorse recuperate dalla lotta all'evasione fiscale ed il lavoro nero potrebbero essere destinate a progetti e finanziamenti di imprese che rispettano i contratti e le leggi, mediante meccanismi premiali, per sostenerle nella concorrenza con quelle aziende che sfruttano il dumping sociale e contrattuale.
A questa drammatica situazione si aggiunge inoltre una riduzione dei finanziamenti alle imprese: a febbraio 2018 i finanziamenti bancari sono crollati del 4,6%.
"Il credito è un asse fondamentale per la crescita economica. Il profondo mutamento delle banche locali ha determinato un forte rallentamento nei flussi creditizi. Il ruolo della finanziaria regionale e dei Consorzi Fidi deve essere centrale in una politica di assistenza finanziaria soprattutto per le piccole e medi imprese", sostiene.
Gentile, ritenendo che l’Abruzzo debba riformare e ridefinire la propria politica regionale per favorire una nuova visione di sviluppo che passi attraverso un "piano" operativo di infrastrutture strategiche, conclude la sua analisi dichiarando: "La contrattazione sindacale è utile alla competitività delle imprese e alla valorizzazione del lavoro ma soprattutto per individuare soluzioni più idonee alle varie realtà territoriali e settoriali. Una risposta alla bassa produttività del nostro tessuto imprenditoriale è la partecipazione dei lavoratori nelle aziende. La partecipazione rappresenta, un'occasione di accrescimento economico e professionale per i lavoratori, mentre le imprese conseguirebbero più produttività e più utili da rinvestire nelle aziende stesse".
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