Il quotidiano cattolico Avvenire, nato il 4 dicembre 1968 per volontà di Paolo VI, festeggia i suoi primi 50 anni. Ecco gli auguri speciali della stampa abruzzese.
Secondo Paolo Mastri, caporedattore del Messaggero Abruzzo il primo mezzo secolo di vita di Avvenire racconta la storia di una "scommessa editoriale vinta con tenacia, costante nei tempi e, è il caso di dire, fedele alla missione originaria: la difesa dell'identità dei cattolici in una società italiana in rapidissima evoluzione proprio negli anni che coincidono con l'inizio dell'avventura".
E aggiunge: "Il decennio che va dal '68 fino al rapimento e l'uccisione di Aldo Moro, insieme ai cinque uomini della sua scorta, registra profonde trasformazioni nella società e nel costume. I referendum su divorzio e aborto, per certi versi anche la riforma del diritto di famiglia, le affermazioni elettorali del Partito comunista nelle amministrative del 1975 e nelle politiche dell'anno successivo, rafforzarono, tra i vescovi italiani e lo stesso pontefice Papa Montini, la convinzione della necessità di dare voce unitaria alla pubblica opinione cattolica, per la prima volta diventata minoritaria nel Paese. Se tutto ciò ha creato le condizioni teoriche per l'affermazione in campo nazionale del quotidiano, nato dalla fusione dei giornali della curia milanese e di quella bolognese, il merito della redazione è stato conseguire, nei fatti, un posizionamento né facile né scontato all'inizio. E qui voglio ricordare la figura di un grande abruzzese, - sottolinra - come Angelo Maria Narducci, aquilano, secondo direttore di Avvenire in sostituzione di Leonardo Valente. Anni più recenti hanno conferito ad Avvenire il prestigio derivante dall'autonomia, specialmente quando, dal 1994 in qua, i governi di centrodestra hanno occhieggiato al mondo cattolico alla ricerca di un consenso facile e a piè di lista. Lo conferma in maniera esemplare il vergognoso killeraggio giornalistico del direttore Dino Boffo".
Dell'attuale direttore Marco Tarquinio secondo Mastri è utile sottolineare il giudizio preciso su quella vicenda: <Un misfatto>. Tra le tante posizioni di Boffo su cui, da posizioni laiche, "mi capita spesso di concordare quella sul rapporto tra informazione e pensiero, ha un valore che va oltre, il riassunto dell'identità attuale e della linea editoriale di Avvenire, indicando a tutti noi giornalisti una rotta forse difficile, ma in fin dei conti l'unica possibile in una fase di autentica rivoluzione del mondo dei media”.
LE INIZIATIVE
Le iniziative per celebrare il compleanno del quotidiano diretto da Marco Tarquinio, prendono il via con l’uscita del libro “Voci del verbo Avvenire – I temi e le idee di un quotidiano cattolico 1968-2018”, edito da Vita e Pensiero. Questo volume è stato realizzato, appunto per l’occasione, dai giornalisti di Avvenire, capitanati dall’inviato e scrittore Alessandro Zaccuri.
Il calendario dei festeggiamenti del quotidiano, omaggiato anche da una campagna pubblicitaria multimediale sui media di area cattolica, culminerà il 4 dicembre 2018, il giorno della pubblicazione del primo numero di Avvenire nel 1968, con l’uscita di un numero speciale del quotidiano cartaceo, rinnovato nella sua veste grafica.
Sul fronte economico, è opportuno e lecito sottolineare un dato rilevante: il quotidiano fattura circa 22 milioni di euro ogni anno, di cui circa 3,7 milioni sono frutto della raccolta pubblicitaria, gestita dalla rete interna capeggiata da Antonio Casati.
Il direttore Marco Tarquinio, in un incontro nella sede del giornale, a Milano, ha affermato che occorre fornire "non un'informazione che assomiglia a chi lo compra ma che aiuta a pensare". Ha poi aggiunto: "abbiamo il dovere di pensare lo strumento giornale come uno strumento utile dentro la nostra società: non solo fornitore di notizie, ma anche di una visione armonica di un giorno nel mondo, da offrire a chi si fida di noi".
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