Liste di attesa lunghe un anno e mezzo ma solo 24 ore di tempo per rinnovare i contratti a chi dicono loro. E che fa se tra tre mesi si rivolta, l’importante è assumere, serrare le fila. Così il 27 aprile scorso, con la delibera 277, due mesi prima della scadenza, la Regione Abruzzo rinnova il contratto per tre anni ad Alfonso Mascitelli, direttore dell’Agenzia sanitaria regionale.
No, non possono aspettare la scadenza naturale perché il 30 aprile, di nuovo, scatta il blocco delle assunzioni (la Regione non ha ancora approvato i rendiconti), ed è quindi una corrente a fasi alterne e bisogna approfittare subito. E subito approfittano. Non c’è ragione etica che tenga, né rispetto per quelli che verranno dopo, opportunità, vergogna, niente: no, imbarcare più gente possibile, è questo il loro motto.
Quindi il 27 aprile la giunta regionale procede, assenti i soliti Giovanni Lolli e Marinella Sclocco, al rinnovo del contratto con due mesi di anticipo rispetto alla scadenza. Lo fa in modo così veloce che verrebbe voglia di dire magari tutto fosse così rapido, efficiente, solerte: infatti la richiesta da parte dell’assessore alla Sanità Silvio Paolucci parte il giorno prima, il 26 aprile.
Paolucci chiede il rinnovo dell’incarico “in relazione alle elevate competenze professionali dimostrate, al costante e pieno raggiungimento degli obiettivi assegnati, nonché alla necessità di portare a compimento i programmi di riqualificazione del servizio sanitario abruzzese, già avviati ed oggetto di specifici adempimento ministeriali”.
E in meno di 24 ore riesce ad acquisire tutte le dichiarazioni di incompatibilità e inconferibilità necessarie per approvare la delibera, che viene portata in giunta il giorno dopo. Un record: il contratto viene rinnovato per tre anni, a partire però dalla data di scadenza (cioè il 12 giugno), ma la Regione si sa, è previdente e ci pensa in tempo a queste cose. Poi il fatto che non ci siano i soldi e non si sappia come pagargli lo stipendio, non importa: infatti nella delibera non è citato il capitolo di bilancio al quale attingere.
Senza nulla togliere a Mascitelli, bravo medico e bravo direttore dell’Agenzia sanitaria, colpisce la solerzia della Regione quando si tratta di assumere e di rinnovare i contratti dei manager.
ps: Se la stessa efficienza ci fosse per tagliare le liste di attesa e per andare incontro alle esigenze dei malati, sarebbe tutta un’altra storia.
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