Che succede all'Italia (e all'Europa) dopo i tagli della troika?


Un convegno all'università di Teramo mercoledì 16 maggio


di Redazione
Categoria: Eventi e Cultura
14/05/2018 alle ore 10:30

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Che succede all'Italia (e all'Europa) dopo i tagli della troika? Se ne discute all'Università di Teramo mercoledì 16 maggio nell'ambito del convegno “Le politiche per la crescita e le sfide per l’europa e l’italia dopo l’austerity”.

Dopo i saluti del rettore Luciano D’Amico e del preside della Facoltà di Scienze della comunicazione Stefano Traini, i lavori saranno introdotti da Marcello Pedaci, dell’Università di Teramo. Relazionerà Luigi Burroni, dell’Università di Firenze. Interverranno Riccardo Sanna, capo area Politiche di Sviluppo della Cgil nazionale; Nicola Di Giovannantonio, direttore di Confindustria Teramo; Andrea Ciccarelli e Pietro Gargiulo, dell’Università di Teramo.

L’incontro è stato organizzato dai docenti Adolfo Braga, Rossella Di Federico e Marcello Pedaci, studiosi di sociologia dei processi economici e del lavoro.

«Negli ultimi due decenni ‒ spiegano gli organizzatori ‒ una serie di fenomeni, dall’intensificarsi della competizione globale alla recente crisi finanziaria-economica, hanno prodotto vincoli e difficoltà per i paesi europei evidenziando la necessità di un riaggiustamento delle politiche e delle strategie per sostenere i sistemi produttivi, l’occupazione, il sistema di welfare. Il modo in cui è stato perseguito tale riaggiustamento è stato molto diverso da paese a paese. In altri termini, gli attori nazionali hanno esercitato la loro agency in modo differenziato e questo ha influenzato la capacità di uscire dalle crisi e i livelli di competitività, coesione sociale, disuguaglianza. L’Italia ha mostrato una scarsa capacità (o incapacità) di affrontare vincoli e difficoltà. L’obiettivo del convegno è discutere ciò che è accaduto nel contesto italiano, in comparazione con altri contesti, con particolare attenzione al ruolo dello Stato, alle politiche che sono state realizzate; ma l’obiettivo è anche esaminare quali sono le sfide e opportunità da cogliere».

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