Cavaliere riabilitato, governo affondato? Non sappiamo se ce la faranno, ma è certo che ci proveranno. L'ultimissima pressione arriva nelle redazioni nel bel mezzo della trattativa tra Lega e Cinquestelle per la formazione del governo. Arriva dapprima sotto forma spiffero suadente, di indiscrezione informata, per tramutarsi poi in gaudio ed esultanza: adesso che torna lui, caro lei, si riaprono i giochi.
Sottinteso: attenti a quel che scrivete perchè il tentativo di quei due principianti andrà a picco e si voterà a settembre con una Forza Italia ringalluzzita e perciò vincente. Ecco, con tutta probabilità, è questo l'ultimo ostacolo che si frappone davvero alla nascita del governo giallo-verde.
La riabilitazione di Berlusconi gettata tra i piedi di Salvini e Di Maio per indurli a rompere.
Da quando le nespole si sono fatte mature e si è materializzata la possibilità di dare vita ad un governo, le pressioni per provare a spaventare i due contraenti si sono fatte sempre più pesanti. Nella speranza che quelli si spaventino per davvero.
E le note di giubilo suonate dai trombettieri della riabilitazione (esilarante Brunetta!) sono solo l'ultima delle sollecitazioni esercitate. Prima, ma altrettanto forti, sono arrivati gli ammonimenti del Quirinale, supportato, in questa sua iniziativa di persuasione, dalle telefonate e dai messaggi, personali e riservati, recapitati dalle più importanti ambasciate "alleate". Potrebbe risolvere il problema l'indicazione di Giampiero Massolo alla guida dell'esecutivo, come suggerito da Mattarella. Il che tuttavia creerebbe più di una complicazione a tutti e due i leader.
L'ambasciatore ha un curriculum di tutto rispetto, certo. Ma Salvini e Di Maio sul suo nome fanno muro. Perchè sanno bene che sono altre le caratteristiche che servono per guidare un governo di rinnovamento. Massolo, capo di gabinetto di Fini alla Farnesina, segretario generale con D'Alema e, infine, a capo dei Servizi con la benedizione e la stima di Gianni Letta e di Marco Minniti non è esattamente il profilo della novità politica da presentare agli italiani, men che meno a quella maggioranza assoluta che ha votato per cambiar pagina. Motivi per i quali, piacerebbe e rassicurerebbe tutti gli altri, da Fi al Pd di Renzi.
Ecco quindi che la variante Berlusconi riabilitato (addirittura in anticipo sui tempi previsti) potrebbe servire a tagliare la testa al toro. Fermi tutti, niente governo, voto a fine settembre o primi di ottobre. Col riabilitato in campo, sospinto verso la vittoria da ogni potere vero o presunto. Una Union sacrée capace di spazzare via Di Maio e i grillini. E mettere all'angolo quei barbari riottosi di Salvini.
Non sappiamo se ce la faranno, ma è certo che ci proveranno.
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