Roseto, tutte le colpe del monocolore piddì nella vicenda Cirsu


Il Movimento Politico "Roseto al Centro" interviene sulle responsabilità del mancato pagamento del debito


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
10/05/2018 alle ore 16:25

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Roseto, tutte le colpe del monocolore piddì nella vicenda Cirsu. Il Movimento Politico “Roseto al Centro” interviene sulle responsabilità del mancato pagamento del debito. E il presidente Maristella Urbini, il Segretario Toriella Iezzi, ed il Vice Segretario Andrea Marziani, attaccano il Partito Democratico definendolo unico responsabile. 

“Bisogna prendere atto una volta per tutte che il monocolore Pd che governa Roseto degli Abruzzi oggi, che è poi lo stesso monocolore Pd che lo amministrava nel 2010, è il solo ed unico responsabile del mancato pagamento del debito verso il CIRSU che rischia di mettere in ginocchio la nostra Città” – dichiarano - All’epoca dei fatti questo scelse di optare per un processo civile su quel debito al solo fine di scongiurare un ulteriore e sostanziale aumento della tariffa sui rifiuti che, in prossimità della campagna elettorale, avrebbe di fatto messo in cattiva luce l’Amministrazione uscente guidata dal Sindaco, Franco Di Bonaventura e che, guarda caso, aveva come Vice-Sindaco ed Assessore al Bilancio Teresa Ginoble, che nel 2011 fu la candidata a Sindaco del Pd e venne sconfitta da Pavone, mentre come assessori aveva l’attuale primo cittadino, l’avvocato Sabatino Di Girolamo, l’attuale Consigliere, all’epoca dei fatti proprio Assessore all’Ambiente, Achille Frezza, e come autorevole membro del Consiglio e del partito l’attuale Vice-Sindaco, Simone Tacchetti”.

E accusano: “Pertanto è sotto gli occhi di tutti come gli attori di tale scellerata scelta siano sostanzialmente gli stessi che comandano oggi, quelli che su questa vicenda preferiscono tacere e stanno cercando, con scarso senso di responsabilità amministrativa, di far passare sotto silenzio una “mazzata” di oltre 1,2 milioni di euro che era stata ampiamente prevista e documentata all’epoca dei fatti dall’allora candidato sindaco Enio Pavone”.

Come se ne esce? “Purtroppo oggi adesso, nel malaugurato caso in cui non si riesca ad ottenere la sospensione della sentenza, la cittadinanza si dovrà preparare ad una ulteriore salassata sotto forma di incrementi di tasse e tributi vari necessari per pagare questo regalo che le due amministrazioni monocolore PD, che come avrete capito hanno moltissimi punti in comune, si sono tramandati l’una all’altra” concludono.

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