Settimana importante per gli appassionati di vino quella che conduce al 15 Aprile, giorno in cui aprirà i battenti a Verona la 52ma edizione di Vinitaly, la celebre fiera dell'enologia italiana che si terrà nella città veneta fino a mercoledì 18.
Anno, questo il 2018, di particolare importanza per la nostra regione perché si celebrno i 50 anni della DOC Montepulciano d'Abruzzo, il vino rosso bandiera regionale e, per festeggiare questo importante “compleanno” oltre ad uno stand rinnovato nel look, numerose sono le iniziative previste dal Consorzio Tutela vini d'Abruzzo.
Domenica 15 alle 13 presso l'Enoteca Regionale, sita all'interno nell'area della Regione Abruzzo, si terrà il celebre Meeting di Intravino per tutti gli appassionati lettori del blog.
Lunedi 16 invece Niko Romito, lo Chef stellato del Reale di Castel di Sangro, per l'occasione presenterà due piatti celebrativi dedicati al Montepulciano d'Abruzzo. La festa proseguirà poi in serata con un evento a Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra.
Per Martedì 17 alle 13,30 è invece previsto l'incontro degustazione dal titolo “Montepulciano D'Abruzzo, le radici nel futuro”, un crono-racconto che percorrerà tutta la storia del nostro vino rosso dal 1968 ad oggi.
Se oggi l'Abruzzo ha da festeggiare, per l'importante lavoro di promozione degli ultimi anni, per l'ascesa e i risultati ottenuti dalle aziende vitivinicole che si stanno affermando agli apici delle classifiche mondiali, ha anche parecchio da riflettere.
La regione, che davvero beneficia di un eccesso di generosità produttiva, e cioè anche nelle annate con un clima avverso, mette in cantina un discreto quantitativo di vino, risulta divisa in due: una, fatta da aziende che lavorano e producono volumi enormi spesso destinati ad imbottigliamenti fuori regione, che arrivano massivamente sul mercato con una guerra al ribasso dei prezzi. L'altra che invece è legata ad un lavoro di tradizione e passione, che punta alla qualità, ottenendo sovente risultati nobili tanto quanto i blasonati vini toscani, piemontesi e veneti, ma che fatica ad elevare la percezione del Montepulciano d'Abruzzo, penalizzato dall'azione noncurante ed aggressiva, soprattutto sui mercati internazionali, dell'altra realtà produttiva.
Diventa quindi fondamentale il ruolo del Consorzio di Tutela Vini, perché sebbene non possa discutere le dinamiche di mercato, può però percorrere con ancora più determinazione la strada verso un impegno etico atto a riposizionare lo standard qualitativo del Montepulciano d'Abruzzo, sposandolo come già avviene, alla testimonianza del valore di questo territorio in tutto il mondo.
Molto si è fatto in questo senso, i risultati degli ultimi decenni ne sono la prova, tuttavia è tempo di un lavoro di “affinamento” , lavoro che deve essere strategico e sinergico con le istituzioni e che deve comprendere una ancor più efficace comunicazione, perché in ogni abruzzese esiste, da sempre e ancora oggi un nobile vanto: quello del buon vino.
Lunga vita ancora per il vino abruzzese, per la DOC Montepulciano d'Abruzzo e lunga vita anche per la DOCG Colline Teramane, per la neonata DOCG Casauria e per la terza, che arriverà forse il prossimo anno Terre dei Vestini. Lunga vita a tutti i vignaioli abruzzesi... che sia davvero un prospero Vinitaly!
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