Eletti da un giorno e già preziosi: frizzi e lazzi mediatici dei parlamentari


Giochiamo un po'con il nuovo emiciclo, tra riconfermati e vecchi vizi della politica italica, sempre più provinciale


di Paolo Falliro
Categoria: ABRUZZO
07/03/2018 alle ore 17:16

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Fanno un po'sorridere le schede sui nuovi parlamentari che stanno circolando in rete e su alcuni media. Non per lo status di partenza, per carità. Infatti si va dal disoccupato allo studente, dall'impiegato al militare, dal libero professionista al libero battitore.

No, non è la professione che importa, quanto il peso specifico umano. Giochiamo un po' con ciò che è uscito in rete e con le prime telefonate ai neo eletti.

C'è quello che scrive mille comunicati, dichiarando su ogni battito d'ali, persino sul sesso degli angeli.

Quello che si sente già statista, ma se gli chiedi cosa sta accadendo a Cipro, pensa a quando giocava a Risiko.

Quello che non vede l'ora di iscriversi al gruppo Misto perché tra due mesi ci sarà da “ridere in Aula”.

Quello che dopo anni di gavetta e scarpe consumate avendo percorso il proprio collegio in lungo e in largo proprio non ce la fa a non stappare una bottiglia in faccia ai suoi detrattori.

Quello che anziché festeggiare con amici e parenti va sotto la curva avversaria per fare il gesto dell'ombrello, come Carletto Mazzone alcuni anni fa in uno stadio che lo aveva coperto di insulti.

Quello che è corso alla boutique per acquistare almeno 5 completi blu e grigio.

Quello che adesso dovrà stare attento alle Iene, in piazza del Parlamento e non solo in tv.

Quello che non gli sembra vero che lo chiameranno onorevole e già si è fatto fare i biglietti da visita.

Quello che incasserà il rimborso per il collegio ma non aprirà uno straccio di segreteria politica.

Quello che sta già lavorando per le europee del 2019 e per le prossime amministrative (sfogliando la margherita di vecchi e nuovi alleati).

Quello che da spocchioso si fa iper prezioso e non risponde più al telefono.

Quello che invece (e sono pochi ma buoni) ringrazia per la “bella cavalcata sul territorio”.

Perché, al di là di coalizioni, sbarramento e maggioranze, la campagna elettorale resta sempre un bel momento di incontri, comizi e discorsi fiume. Tranne l'ultima: deprimente, senza idee e davvero con poche persone e molte sedie vuote.

Buona legislatura a tutti.

 

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