I piacioni a 34 denti - Styletatte/di Greta Sgarbo

E anche stavolta “non parlo delle elezioni domani”! Ma come resistere a foto, video e commenti che impazzano sul web davvero come se non ci fosse un domani o, peggio ancora, un 5 marzo?

Stavolta a calamitare la mia attenzione sono stati Alessandro Marzoli e Nazario Pagano rispettivamente giovane candidato in quota Pd, teatino doc, atleta e coach il primo, avvocato anche nella “r”, candidato in FI, pescarese doc, vecchia volpe del centrodestra abruzzese il secondo. Fin qui tutto nella norma se non fosse che i due (non molto più di altri per la verità!) si sparano pose, selfie e video davvero da professionisti del “sono belloccio e lo so bene”.

Entrambi, con due generazioni di differenza (Nazario non ce ne voglia ma l’anagrafe non è un’opinione) appartengono alla categoria del politico piacente e piacione che se la gioca, giustamente, pure a suon di sorrisoni e ammiccamenti. Chi l’ha detto, infatti, che la vanità è donna. Marzoli sembra sotto l’effetto della selfite cronica ma Pagano non è da meno.

Altro tratto che li accomuna è la quantità di denti che sventolano ad ogni foto/video: in questo per la verità Pagano batte il bell’Alessandro (Marzoli) almeno 2-0: è davvero un’impresa, infatti, rintracciare sui profili social del coordinatore abruzzese di FI (rimasto tenacemente tale nonostante guerre intestine che in confronto il virus intestinale di questa invernata è un rigurgito a fine pasto) facce serie e, badate bene, non dico seriose.

Benissimo che qualcuno ce la metta tutta ad alleggerire una campagna elettorale tesa, violenta e dai toni fortissimi, ma solo e sempre sorrisi non rischiano di essere fuorvianti?

La cosa, poi, veramente buffa è che in molte foto di comizi e incontri pubblici mentre Pagano se la ride (o sorride) gli altri accanto a lui hanno facce serissime: una su tutte Emilia De Matteo (candidata per FI a Chieti) sempre tanto ma tanto “misurata”. Di contro Marzoli che, almeno, è spesso circondato da giovanissimi come lui, contagia tutti con larghi sorrisi.

Ps: Sia chiaro che i sorrisi ci piacciono e molto, soprattutto in campagna elettorale: speriamo, però, siano sorrisi anche per gli italiani (e gli abruzzesi ) il 5 marzo. Comunque vada, ovviamente!

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