La notte porta consiglio e anche nomi. Alcuni a sorpresa, altri sono cronache di una candidatura annunciata, tra veleni e rappresaglie, bronci e proteste disgreganti, paracaduti e voli pindarici: insomma, tutto secondo programma (o quasi).
PARACADUTI E PARACADUTATI
Scampato agli opuscoli di bonton della Serracchiani, il centrosinistra abruzzese non è riuscito del tutto a fare sonni tranquilli: chissà come l'ha presa Camillo D'Alessandro leggendo i nomi indicati come definitivi al proporzionale della Camera per il collegio Pescara-Chieti.
Matteo Renzi ha voluto come capolista Lucia Annibali, l'avvocato di Pesaro (ma non è che Renzi ha confuso i toponimi?) nota alle cronache per la terribile vicenda che l'ha vista, suo malgrado, protagonista e pertanto ritenuta una candidatura forte nella società civile.
Tuttavia i sogni di gloria di D'Alessandro potrebbero realizzarsi: blindata in più collegi, l'Annibali ha rinunciato all'Abruzzo facendolo slittare in prima posizione.
Al terzo posto a sorpresa troviamo Susanna Cenni, parlamentare uscente di Siena, candidata in Toscana e, per i più, una perfetta sconosciuta: si legge che abbia ricoperto incarichi nel Partito Comunista Italiano, poi nei Democratici di Sinistra in Valdelsa, infine nella federazione di Siena e negli organismi regionali toscani. Dal 2000 al 2005, ha ricoperto l'incarico di assessore della Regione Toscana al turismo, commercio, fiere nel primo mandato di Claudio Martini.
Dal 2005 è stata assessore regionale all'agricoltura, foreste, caccia, pesca e quello alle pari opportunità uomo-donna. Nel 2008 e nel 2013 con il Pd viene eletta alla Camera. Forse al gioco delle connessioni, Abruzzo-Montepulciano-Siena qualcuno ha pensato che la regione fosse quella giusta.
Al Senato con capolista D'Alfonso, Anna Marcozzi lascia il posto a Cristiana Canosa, che è stata assistente dell'ex presidente della provincia di Chieti, Tommaso Coletti, e negli ultimi anni anche di Camillo D'Alessandro.
ROTONDI E QUAGLIARIELLO
Gianfranco Rotondi è il paracadutato dal cielo azzurro di Forza Italia al proporzionale della Camera. Ministro senza portafoglio per l'attuazione del programma di governo del IV governo Berlusconi (suo testimone di nozze), è stato, inoltre, segretario nazionale della Democrazia Cristiana per le Autonomie, nominato dall'assemblea nazionale costituente nel giugno 2005.
Il 19 ottobre 2017 Rotondi annuncia di essere diventato titolare del nome e del simbolo della Democrazia Cristiana e, dopo un incontro con Silvio Berlusconi, Lorenzo Cesa e Clemente Mastella, esprime la volontà di ripresentare alle elezioni la DC, facendola organizzare a giovani e donne. Mentre Noi con l'Italia candiderà Gaetano Quagliariello: il senatore uscente del gruppo misto eletto proprio in Abruzzo nel 2013 con il Popolo della libertà ed ex ministro alle Riforme del governo Letta concorre per un seggio da deputato.
L'ipotesi Quagliariello sembrava solo una mossa per far smuovere le acque nella sua Puglia, mentre la candidatura abruzzese è diventata una realtà per il fondatore del movimento Idea, il movimento che aveva definito "di antagonismo a Renzi" per un'idea innovativa che, però, forse sfugge. Anche perché legato a Corrado Passera già ministro del governo Monti.
Torna in auge, invece, il senatore Antonio Razzi che dopo l'esclusione "senza neppure una telefonata", potrebbe essere inserito nel collegio estero.
UNA DEBACLE ANNUNCIATA
Liberi e Uguali confermano i nomi della rivolta: nonostante l'aspro confronto della scorsa settimana con i rappresentanti abruzzesi con in mano una rosa di nomi del territorio, il nazionale non è sceso a compromessi e ha scelto una calabrese, Celestina Costantino e un molisano, Danilo Leva come capigruppo del proporzionale alla Camera dei deputati. Una scelta che farà perdere ulteriori consensi visto anche il disimpegno di molti disillusi.
Ma chi sono? La Costantino, classe '79, nata a Melito di Porto Salvo inizia il suo percorso politico con i giovani di Rifondazione Comunista e nel 98 ne diventa segretario, si trasferisce a Roma ed è eletta nella segreteria nazionale del partito e vi rimarrà fino a quando con Nichi Vendola fonda "Sinistra e Libertà", per poi ricoprire per sei mesi nel 2012 segretaria provinciale Sel di Palermo fino a quando non viene eletta parlamentare nel 2013 al collegio Piemonte 1 e oggi prova la scalata in Abruzzo.
Danilo Leva, quarant'anni tra qualche mese, è nato a Roma, ma le sue origini sono molisane, militante della Sinistra Giovanile, dal 2001 al 2006 è stato segretario dei Ds di Isernia e poi consigliere comunale di Fornelli. Nel 2011 è consigliere regionale e due anni dopo è stato eletto alla Camera dei deputati. Benissimo: ma con l'Abruzzo che c'entrano?
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