Ecco perché la Giunta abruzzese è al collasso: il j'accuse di Forza Italia. Di Stefano, Febbo e Sospiri contro il governatore: atti illegittimi come la nomina dei Direttori Di Paolo e Bernardini.
"La Regione Abruzzo vive uno dei momenti più difficili e assurdi della sua storia con D'Alfonso che veste i panni dell'unico manovratore di una macchina amministrativa, da troppo ingolfata, con evidenti ripercussioni sul tessuto economico abruzzese". Questo l'allarme lanciato dai Consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo, Lorenzo Sospiri e dall'onorevole Fabrizio Di Stefano.
"Partiamo dalla Sanità. Ad oggi – illustrano gli esponenti forzisti - l'esecutivo regionale, dopo le nostre richieste (allegato), non ha ancora fornito l'ultimo verbale del Tavolo di Monitoraggio tenutosi presso il Ministero, il 30 novembre scorso. Il verbale non viene 'chiuso' ma noi conosciamo molto bene i gravi problemi esistenti: innanzitutto i bilanci delle quattro Asl segnano una forte perdita di ben oltre 100 milioni di euro. Inoltre, la Regione Abruzzo non ha ancora approvato gli Atti aziendali delle quattro Asl, che dovevano essere approvati al 30 settembre 2017, quindi siamo ancora senza una vera programmazione sanitaria. La Asl di Teramo con atto n. 1255 ha inviato alla Regione il nuovo piano da approvare il 15/09/2017; la Asl di Aquila – Avezzano con atto n. 1086 del 29/06/2017; la Asl di Pescara con atto n.4016 del 12/05/2017; la Asl di Chieti atto n.575 del 19/05/2017. A questo, va aggiunto lo sforamento della spesa farmaceutica, soprattutto quella ospedaliera, ormai fuori controllo da troppo tempo, che ha superato di 40 milioni quanto preventivato. Questi tre grandi lacune in campo sanitario non sono altro che lo spettro del ritorno al Commissariamento. Chiaramente abbiamo provveduto a richiedere il verbale direttamente al Ministero.
Per quanto riguarda l'Edilizia: cantieri privati, quelli veri e non i fantacantieri di D'Alfonso, tutti fermi. Gli uffici del Genio Civile di L'Aquila, Chieti, Lanciano, Vasto, Teramo e Avezzano, sono bloccati e non riescono a rilasciare le autorizzazioni sismiche a causa della mancanza dei Responsabili che firmano le pratiche edilizie. Gli uffici del Genio civile hanno arretrati di pratiche insostenibili. L'economia edilizia regionale risulta ferma al 75% perché centinaia e centinaia di autorizzazioni edilizie che non vengono firmate; peraltro le autorizzazioni sono a pagamento e quindi meno introiti per la regione stessa . Una situazione veramente assurda. Anziché tenere conferenze giornaliere, il Presidente D'Alfonso si concentrasse sui veri problemi da risolvere, così da dare risposte concrete al mondo delle imprese e del lavoro.
Trasporti: a oltre due anni dalla fusione in Tua delle tre società pubbliche, oggi vengono fuori tutte le lacune e le criticità da noi evidenziate sia durante le sedute della Commissione sia in sede di approvazione della nuova Legge di riorganizzazione. Anche i sindacati, dopo il loro iniziale sostegno, oggi sono fortemente preoccupati poiché non vedono concretizzarsi gli accordi sottoscritti nel maggio 2017: mancano le risorse del fondo unico regionale del TPL, non c'è l'individuazione dei servizi minimi, manca la realizzazione del biglietto unico e del sistema in tariffario intermodale, ripristino dell'accordo integrativo decentrato, mentre non si vedono gli investimenti del materiale rotabile. rimangono dubbi sullo spacchettamento in Sangritana SpA, una società solo sulla carta che ha prodotto un unico bando per l'acquisto di 21 nuovi pullman al quale nessuna azienda ha risposto.
A tutte queste tematiche irrisolte abbiamo, di non poco conto, il grave problema del riallineamento rendiconti all'ordinario ciclo di bilancio. A oggi, i rendiconti 2015 e 2016, nonostante un preventivato crono programma di approvazione entro il 31.12 scorso, non vengono ancora approvati e come messo nero su bianco dal Direttore Bernardini si ravvisano 'gravi criticità che non consentono la loro definizione in tempi rapidi (vedi allegato2). Questo ulteriore pasticcio amministrativo ha comportato la mancata nomina dei Direttori in scadenza. Infatti, sono stati assegnati alcuni incarichi ad interim che hanno creato caos e uno stallo della macchina amministrativa. Basti pensare quello che sta accadendo nel settore Agricoltura. Dopo due anni abbiamo ancora 14 milioni di euro del Pacchetto Giovani/Primo insediamento: nonostante la graduatoria, la Regione non riesce ancora ad erogare i premi dovuti ai giovani agricoltori per mancanza delle firme del Direttore responsabile. Stessa cosa vale per le cosiddette misure di investimento (43 milioni di euro!!): le istruttorie stazionano sulle scrivanie poiché mancano direttive precise su chi e come devono essere analizzate. Il mondo agricolo attende, inoltre, i bandi per i famosi Gal (23 milioni di euro) e dopo due anni dallo loro costituzione non si vedono pubblicati bandi per la loro funzione. Tutto tace. Come sono totalmente ferme le istruttorie per i risarcimenti danni destinati alle 650 aziende agricole colpite dalle alluvioni del 2015 e gli agricoltori hanno urgentemente bisogno di quelle risorse. Tutto fermo poiché, a ben vedere, il Direttore Di Paolo è stato nominato con una Delibera di Giunta (n.844) illegittima e si guarda bene dal firmare i provvedimenti. In questa delibera, come in tante altre di fine dicembre, leggiamo con nostra enorme meraviglia come l'assessore al Bilancio Silvio Paolucci ricopra il ruolo di Segretario di Giunta, ruolo che per statuto può ricoprire solo ed esclusivamente un funzionario precedentemente nominato come da DGR 11 maggio 1977, n. 2527- art 79. Ma, cosa ancora più grave si registra proprio nella DGR 844 del 28.12.2017 con la quale vengono nominati Direttori ad interim sia Antonio Di Paolo, alle Politiche di Sviluppo rurale, sia Fabrizio Bernardini alle Politiche Welfare e Salute. In quel caso, l'assessore Paolucci, oltre a svolgere il ruolo di Segretario verbalizzante ricopre contemporaneamente anche il ruolo di componente di Giunta e vota, altrimenti non avrebbero raggiunto il numero legale per l'approvazione. Qualcosa di inaudito e mai accaduto nella storia della nostra Regione".
"Pertanto – concludono Febbo, Sospiri e Di Stefano – questo totale caos e stallo amministrativo, che si traduce in un arretramento della nostra economia regionale, altro non è che la prova provata del capitano che scappa e fugge per ripararsi in lidi più sicuri".
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