Rifiuti, ma l'Abruzzo diventerà la (nuova) discarica di Roma? Fatti, promesse e opinioni


Le posizioni della Regione (Mazzocca) e di Pettinari (M5S), Melilla (LeU), Morra (Fdi), Febbo (FI),


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
09/01/2018 alle ore 15:48

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Rifiuti, ma l'Abruzzo diventerà la (nuova) discarica di Roma? Fatti, promesse e opinioni.

In arrivo in Abruzzo tonnellate di rifiuti dalla Capitale.

Nessuna novità, visto che Roma già smaltisce nella discarica Aciam di Aiellli 40.150 tonnellate l’anno, grazie a una delibera del 2015. L’accordo tra le due Regioni per il trattamento/smaltimento/recupero di rifiuti col codice Cer infatti c’era già da tre anni, ed è entrato in vigore il 16 ottobre del 2014.

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Eppure sulla vicenda, dai contorni poco chiari, è scoppiato un vero caso politico che vede protagonisti da una parte il Pd e dall’altra il M5s. Gli impianti presenti nel territorio della regione Lazio non bastano ad accogliere i rifiuti provenienti da Roma Capitale.

LA CRONISTORIA

Inizialmente la Raggi aveva chiesto una mano all’Emilia-Romagna che ha dato il via libera tramite il presidente Stefano Bonaccini. Ma poco prima di iniziare a trasferire i rifiuti in Emilia-Romagna, la città di Roma ha cambiato idea e ha bussato alle porte abruzzesi.

Ironico Il segretario del Pd Matteo Renzi che così ha commentato la decisione: “I giornali scrivono che da Milano qualcuno ha suggerito alla sindaca di non farsi aiutare da un amministratore del Pd come Bonaccini”.

In realtà, l’assessore all’Ambiente del Comune di Roma, Pinuccia Montanari, ha giustificato così il dietro front : “Noi, a differenza di Renzi e del Pd, non facciamo campagna elettorale ma pensiamo all’interesse delle persone – ha scritto la Montanari su Fb-. C’è il sospetto che qualcuno voglia speculare sulle spalle dei cittadini e proponga tariffe fuori mercato per mettere in difficoltà le amministrazioni e gli abitanti di Roma. No agli sciacalli della politica”.

 

QUI REGIONE

Mario Mazzocca, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale abruzzese con delega all’Ambiente, al termine della riunione tenutasi ieri a Pescara, alla presenza del presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, sull’ amministratore delegato di Ama, la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Roma, ha riferito: “Ci lasciano sconcertati le dichiarazioni fatte a mezzo stampa dall’amministratore delegato di Ama, secondo il quale ci sarebbe un’inversione di rotta nel voler trasportare i rifiuti dall’Emilia Romagna all’Abruzzo, tra l’altro motivandola con ragioni economiche che non sono assolutamente vere. Peraltro, da quanto mi risulta, in Emilia Romagna i rifiuti andavano per essere smaltiti, una cosa ben diversa dal trattamento, che noi possiamo fare in Abruzzo e che ha costi certamente più elevati”.

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Insomma, pare che nemmeno la riunione di ieri sia servita a fare luce sulla questione, ma il sottosegretario ha annunciato che sarà la giunta regionale, dopo ulteriori approfondimenti in merito, a decidere:

“Le Regioni hanno un vincolo di sussidiarietà reciproco - ha ribadito Mazzocca-. Gli impianti avrebbero un loro ritorno economico, ma per noi si tratta di un aspetto secondario rispetto agli obiettivi che ci siamo dati con il Piano di gestione dei rifiuti che abbiamo appena approvato e che prevede come unico scenario quello dell’economia circolare, con una moratoria sulle nuove discariche. I nostri uffici compiranno una serie di approfondimenti, per poi demandare la valutazione finale alla giunta regionale”.

 

D'ALFONSO

E poche ore fa il presidente Luciano D’Alfonso in un post di Fb si dichiara pronto a d accogliere le richieste della Raggi, ma a condizioni precise. Fa sapere di aver scritto ieri sera a Virginia Raggi, all’Ama e alla Regione Lazio una lettera nella quale il governatore ha ribadito che non si sottrarrà ad una collaborazione istituzionale, ma - si legge sulla pagina del social- “ho chiesto che vi sia chiarezza su quattro condizioni:
1) il quantitativo dei rifiuti oggetto dell’emergenza,
2) l’arco temporale in cui si dispiegherà,
3) l’itinerario dei camion adibiti al trasporto e l’impatto sulla viabilità minore una volta che i mezzi usciranno dall’autostrada;
4) il quadro complessivo dello sforzo straordinario che intende attuare il Comune di Roma, per capire in quali termini verrà risolta l’emergenza.
Oggi ci saranno confronti tecnici tra i funzionari della Regione Abruzzo e quelli dell’AMA per verificare anche i costi della operazione - annuncia il governatore-. L’Abruzzo assicura la massima collaborazione e solidarietà - conclude il presidente-. Non dimentichiamo quanto abbiamo ricevuto dalle altre Regioni e dal Lazio in occasione delle calamità che abbiamo subìto”.

Ma i politici abruzzesi che ne pensano dell 'immondizia di Roma da accogliere in Abruzzo?

 

MELILLA

“Roma farebbe bene a risolvere la gestione dei suoi rifiuti, che non può far pesare sulle tasche dei cittadini della Capitale, i soldi utilizzati per trattarli fuori regione potrebbero essere utilizzati per potenziare gli impianti del Lazio”, dice il deputato abruzzese di Mdp-Art1 Gianni Melilla sull’emergenza rifiuti.

“È penoso assistere a quello che sta accadendo nella Capitale – prosegue il senatore – certo alla Raggi è rimasto il cerino in mano, ma a un anno e mezzo dalla sua candidatura non è ancora riuscita a dare prova della sua capacità amministrativa, continuando a rimanere inerte. Il programma ‘rifiuti zero’ auspicato dalla sindaca per ora rimane una favoletta”.

E sull’arrivo dei rifiuti in Abruzzo Melilla si allinea al pensiero del sottosegretario Mazzocca: “L’Abruzzo non può sottrarsi al vincolo di solidarietà, ma ha tutto il diritto di sapere se la scelta di Roma di appoggiarsi alla nostra regione sarà fisiologica o solo emergenziale. Noi abbiamo scommesso sul nostro futuro puntando all’idea della regione verde e dello sviluppo sostenibile. Il nostro l’impianto per il trattamento dei rifiuti all’avanguardia e le nostre scelte politiche lo dimostrano”.

 

FEBBO

Il consigliere di Forza Italia Mauro Febbo ritiene che il rischio che l’Abruzzo possa diventare la discarica di Roma potrebbe esserci, “se la Regione Abruzzo continua a fare accordi di questo tipo e vista l’incapacità di amministrare della Raggi. Ma – aggiunge- mi auguro di no”.

La solidarietà tra regione è un principio ineludibile anche per Febbo, del quale proprio l’Abruzzo ha più volte beneficiato e l’emergenza va affrontata, ma – anche a parere di Febbo- “è una situazione che deve proseguire entro certi limiti temporali”.

Il consigliere sostiene di aver già sollevato la questione in tempi meno sospetti “quando il caso non era diventato nazionale: “io chiedevo spiegazioni non tanto sulla proroga di un accordo già in vigore tra le Regioni, ma sull’aumento dei rifiuti che sarebbe stato introdotti in Abruzzo”.

 

PETTINARI

Per il consigliere pentastellato Domenico Pettinari e per il gruppo regionale dei Cinquestelle: “L’accordo per lo spostamento dei rifiuti da Roma in Abruzzo dipende da un Accordo tra Regione Lazio e Regione Abruzzo, entrambe a guida PD. E a rendere questa regione un ricettacolo di rifiuti da tutta Italia, sono stati gli ultimi due Governi regionali, rispettivamente di centro destra e di centro sinistra. Grazie a questa gestione fallimentare, infatti, l’Abruzzo ha una capacità di trattamento di gran lunga superiore al suo fabbisogno: è in grado di trattare almeno il doppio dei rifiuti indifferenziati che produce all’interno del territorio regionale. Questa capacità è stata confermata dal Piano di Gestione dei rifiuti, approvato dalla Regione Abruzzo di D’Alfonso nello scorso mese di dicembre con il voto contrario del M5S.”

 

MORRA

Taglia corto il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Giandonato Morra secondo il quale la questione si è tradotta in un caso politico: “In fase elettorale ognuno cerca la frase d’effetto. L’Abruzzo deve aiutare la Capitale, purché si tratti di un periodo limitato nel tempo. Altrimenti non sarebbe più emergenza. Quello che è evidente però è l’incapacità anche mediatica dei 5Stelle di gestire la situazione di Roma”.

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