Tutte le vertenze d'Abruzzo dell'anno nuovo: il punto su promesse e soluzioni


Dalla Honeywell di Atessa agli ultimi scoppiettanti mal di pancia alla Intecs nell'aquilano


di Lucia Rossini
Categoria: ABRUZZO
04/01/2018 alle ore 11:59

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Malgrado gli sforzi per promuovere politiche attive sul lavoro, la regione Abruzzo sembrerebbe avanzare ancora con fatica sulla strada di una crescita economica armoniosa. Il binomio sindacati-lavoratori infatti pare divenuto imprescindibile, come dimostrano le 109 vertenze aperte negli ultimi tre anni. Un quadro preoccupante, che se analizzato anche a grandi linee, dà l'esatta misura della situazione attuale e di quella del prossimo futuro.

 

VAL DI SANGRO

Tra le crisi industriali al vaglio degli esperti, una delle più rilevanti è quella della Honeywell di Atessa, multinazionale statunitense specializzata nella produzione di turbo diesel. A fine marzo calerà il sipario sullo stabilimento, fiore all'occhiello della Val di Sangro: una conclusione drammatica che va a vanificare i mille tavoli di questi mesi tra politici e sindacati per scongiurare il licenziamento degli oltre 400 lavoratori abruzzesi. I vertici al momento, impegnati ad evitare ulteriori vertenze, stanno cercando di gestire la complicata situazione delle buone uscite. Il punto cruciale, nell'ambito delle trattative, riguarda un eventuale ammortizzatore sociale che farebbe guadagnare un anno di tempo al fine di riconvertire il sito, con il rischio però di ridurre notevolmente gli incentivi per operai e impiegati qualora le scadenze non venissero rispettate.

 

INTECS

Nell'aquilano intanto si è recentemente aperta un'altra vertenza, quella della Intecs, azienda leader nel settore della progettazione e sviluppo di sistemi elettronici high-tech nei mercati Aerospazio, Difesa, Trasporti e Telecomunicazioni. Il 9 gennaio 2018, al Ministero dello Sviluppo economico, è previsto un incontro per discutere della sorte dei 63 lavoratori del polo tecnologico, centro di ricerca d'eccellenza, situato a poche decine di metri di distanza dal nuovo insediamento di ZTE e che ha lavorato in passato con partners del calibro di Siemens, Ericcson e Alcatel.

Una situazione paradossale, condotta in maniera caotica anche nella fase di chiusura. I ricercatori infatti non avendo ricevuto comunicazione ufficiale di licenziamento, si sono racati sul posto di lavoro, trovando però sbarrata la porta di ingresso. Un episodio di scarsa considerazione che la Fiom ha prontamente denunciato, dichiarando di voler mettere in campo tutte le azioni possibili a difesa dei loro diritti.

 

OLICAR

Un'altra pagina nera del capitolo lavoro riguarda poi la vicenda Olicar di Avezzano, in contratto d'appalto per la manutenzione e i servizi tecnici presso i presidi ospedalieri della provincia. Una Società in concordato fallimentare che ha tuttavia continuato ad agire senza alcuna garanzia occupazionale e retributiva per i suoi impiegati. Dopo incontri su incontri la vertenza sembrerebbe ora in fase risolutiva, e già a partire dai prossimi giorni si procederà con una nuova gara d'appalto.

Nella Val Pescara, già fortemente provata da altre situazioni difficili, si lavora invece per l'emergenza della Kimberly Clark, azienda americana acquistata dalla cartiera Ico. Attualmente sono quasi 100 i lavoratori in mobilità, ma dalla Giunta promettono nuovi investimenti per garantire le riassunzioni delle maestranze.

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