Ma quanti direttori Regionedorè...succede in Abruzzo


Siccome i nuovi non si possono assumere perché le assunzioni sono bloccate, si nominano quelli temporanei


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
30/12/2017 alle ore 17:00

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Quelli in carica sono scaduti, e allora si fa un concorso per assumere i nuovi, ma siccome i nuovi non si possono assumere perché le assunzioni sono bloccate, si nominano quelli temporanei. Così le poltrone si moltiplicano e le promesse e le aspettative pure: di chi ha presentato domanda, di chi è scaduto ma può essere riassunto, e dei temporanei che possono diventare definitivi.

Ecco a voi la Regione Abruzzo, dove tutto diventa possibile, soprattutto se si tratta di poltrone. In questo caso di poltrone grosse, quelle dei direttori regionali.

Ieri la Giunta ha nominato i supplenti, in attesa che si definiscano le procedure concorsuali, quindi mai perché i consuntivi non sono stati ancora approvati e la Corte dei Conti ha messo il veto sulle nuove assunzioni. E così ha insediato con la delibera 826 Piergiorgio Tittarelli come direttore del dipartimento dello Sviluppo economico e politiche del lavoro, al posto di Tommaso Di Rino e Francesco Di Filippo come direttore del dipartimento Turismo e Cultura al posto di Giancarlo Zappacosta. E poi ha affidato a Fabrizio Bernardini l’interim alla Sanità (del direttore scaduto Angelo Muraglia) e Antonio Di Paolo resta come interno all’Agricoltura. Mentre il pluriincaricato Vincenzo Rivera mantiene l’interim ai Trasporti.

Ma le poltrone si intrecciano tra Regione Abruzzo, Provincia e Comune di Pescara, e molto spesso i favori si scambiano. così succede che in Comune ieri sia stato nominato nuovo capo di Gabinetto Fabrizio Paolini, ex segreterio del governatore Luciano D’Alfonso, e che Giuliano Rossi (il cui nome è uscito nell’inchiesta sugli appalti del dopo terremoto gestiti dal Mibact, non indagato, come interlocutore di Di Pietrantonio per far avere un incarico al figlio di Berardino Di Vincenzo), sia diventato dirigente a tempo indeterminato e quindi di ruolo e che infine, ciliegina sulla torta, Paolo D’Incecco, il funzionario della Provincia indagato nell’inchiesta sui morti di Rigopiano (quello della famosa frase “non devono rompere il ca@@o”), sia stato assunto come dirigente dell’Urbanistica al posto di Gaetano Silveri e quindi si occuperà anche di Pescaraporto.

ps: e insomma, è fine anno, e i regali si sprecano.

 

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