Guardie mediche, salasso di Natale (dire grazie alla Regione Abruzzo)


Ecco la lettera della Asl che annuncia il recupero delle indennità percepite "illegittimamente". Quasi 60 mila euro a testa



Sotto l’albero di Natale le guardie mediche hanno trovato il regalo della Regione Abruzzo. Un bruttissimo regalo: la lettera della Asl che annuncia il recupero delle indennità percepite “illegittimamente”. Quasi 60 mila euro a testa, per ognuno dei 280 medici in servizio e per gli altri 600 non più in carica. Qui sotto una delle lettere.

A luglio scorso la Regione ha bloccato l’indennità aggiuntiva di 4 euro l’ora ai medici di continuità assistenziale e ha messo in moto la procedura di recupero per i soldi versati dal 2006 fino a oggi. E lo ha fatto incaricando il 30 ottobre scorso i direttori generali delle Asl abruzzesi.

La lettera dell’assessore alla Sanità Silvio Paolucci indirizzata ai quattro manager prevede per i medici anche forme di rateizzazione.

Tutto comincia dopo che la procura della Corte dei Conti ha aperto un’indagine per danno erariale a carico della Regione. I magistrati contabili parlano di un “elevato pregiudizio alle pubbliche finanze” proprio a causa dell’erogazione a favore delle guardie mediche abruzzesi dell’indennità di rischio.

Quattro euro l’ora in più per ogni ora di lavoro, una cifra che va ad agigungersi ai 22 euro l’ora stabiliti dal contratto nazionale di lavoro. Un’indennità illegittima, secondo la procura perché in contrasto con l’accordo collettivo nazionale che prevede dal 2004 un onorario onnicomprensivo.

Ma sono altissimi i rischi che corrono ogni giorno i medici di continuità assistenziale, soprattutto le donne-medico durante le ore notturne e le statistiche sulle aggressioni dà loro pienamente ragione. E per questo la decisione della Regione è stata impugnata davanti al Tar.

ps: per le guardie mediche si profila un bruttissimo Capodanno. E non è escluso il ricorso a nuove forme di lotta.

 

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