Torna, venerdì 15 dicembre, l'appuntamento con esperti nazionali e internazionali di Anestesia e terapia intensiva in occasione della Giornata di aggiornamento sulla ventilazione artificiale (Giava). Il tema scelto è l'insufficienza respiratoria, che rappresenta una delle cause più frequenti di accesso in Ospedale e in terapia intensiva, il cui trattamento richiede un elevato impiego di risorse umane e strumentali.
«Il progresso scientifico e tecnologico ha permesso di migliorare la prognosi dei pazienti affetti da insufficienza respiratoria - dice Salvatore Maurizio Maggiore, docente di Anestesia e rianimazione dell'Università "G. d'Annunzio" e presidente del Congresso -, ma questa condizione è ancora gravata da una rilevante morbilità e mortalità. I dati sia a livello nazionale sia internazionale indicano inoltre che il progressivo invecchiamento della popolazione porterà, nel corso dei prossimi anni, a un aumento progressivo ed esponenziale dei pazienti con insufficienza respiratoria e dell'impiego di terapie di supporto respiratorio, come la ventilazione artificiale. La formazione ha un ruolo chiave in questo processo e Giava intende andare esattamente in questa direzione, proponendosi come occasione per sviluppare competenze, cliniche e scientifiche e fare "rete" a livello regionale».
Dopo il successo della prima edizione tenutasi lo scorso anno, con più di 200 partecipanti provenienti da diverse regioni italiane, la seconda edizione di Giava promette di confermarsi evento di punta per la regione e per il centro Italia nel campo della formazione avanzata sulla ventilazione artificiale. Anche quest'anno, infatti, il programma prevede interventi di rilievo, sia per le tematiche affrontate sia per la qualità dei relatori, con la conferma di un alto numero di persone iscritte in poco tempo.
Il congresso sarà occasione per discutere dei temi più caldi sulla ventilazione artificiale e per presentare le più recenti tecnologie in questo ambito. La Giornata di aggiornamento sulla ventilazione artificiale è patrocinata dalle principali società scientifiche e associazioni ospedaliere italiane del settore.
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