Le elezioni politiche si avvicinano e i partiti sono in pieno fermento, in attesa di definire alleanze e candidature. La corsa per la conquista di un posto in parlamento, in Abruzzo, si intreccia con il voto per le regionali del 2019: posizionamenti e negoziati si giocano su unico tavolo. Si muovono le forze politiche tradizionali, che ad eccezione del Movimento 5 Stelle sono ancora alle prese con diversi nodi da sciogliere.
Al di fuori della galassia dei partiti più grandi, inoltre, c'è un'ampia zona grigia, formata da forze civiche, partitini e singoli personaggi, che puntano a ritagliarsi uno spazio. In molti vorrebbero strappare un biglietto di sola andata per Roma. Altri sono pronti a dare una mano alle politiche, in cambio di garanzie sulle ragionali.
PROVINCIA DELL'AQUILA
Dalla provincia aquilana, e più precisamente da Sulmona, sarebbe dovuta partire una delle principali novità del panorama abruzzese. Era stato l'assessore regionale Andrea Gerosolimo, nel giugno scorso, ad annunciare la nascita di Abruzzo Insieme, un movimento regionale che avrebbe contato "sull'appoggio di 400 amministratori abruzzesi".
Tra le sue fila era previsto l'approdo di una serie di personaggi appartenenti al centrosinistra, ma esterni al cerchio magico del governatore D'Alfonso, a partire degli eterni negoziatori Mario Oliveri e Donato Di Matteo, che insieme allo stesso Gerosolimo, dall'inizio della legislatura, minacciano la crisi e giocano al rialzo. Del progetto Abruzzo Insieme, però, non si è sentito più parlare ed è verosimile che - almeno per il momento - l'idea di lanciare il nuovo movimento sia stata accantonata.
Restano, però, queste tre figure, che controllano voti in tre diverse aree della regione e che sono accomunate dalla stessa idea del fare politica. Gerosolimo, in particolare, dopo il pieno di consensi alle ultime regionali, difficilmente rinuncerà a far valere il proprio peso elettorale.
Volgendo lo sguardo qualche chilometri più a ovest, nella zona di Avezzano, spicca la figura di Gianni Di Pangrazio, fratello del più noto Giuseppe, presidente del Consiglio regionale abruzzese in quota Pd. Gianni, a differenza del fratello, non ha la tessera del partito e capeggia un'ampia rete civica di amministratori della Marsica.
Ex sindaco di Avezzano alla guida di una coalizione di centrosinistra, non è stato confermato alle ultime amministrative, anche in virtù dello "scherzetto" giocato proprio da Gerosolimo, che ha appoggiato l'attuale sindaco De Angelis. Adesso è in cerca di un nuovo ruolo politico e Giuseppe, dopo una bruciante sconfitta che è figlia delle incertezze e delle frammentazioni interne al centrosinistra, spinge affinché il fratello sia risarcito. Solo il tempo dirà in che forma e misura.
Situazione ancora poco chiara, infine, a L'Aquila città, dove finora non si segnalano particolari movimenti al di fuori dei partiti tradizionali, se si esclude l'intensa attività di Lelio De Santis, ex assessore comunale al Bilancio in quota Idv e candidato alle primarie del centrosinistra in occasione delle ultime amministrative. E' in cerca di un nuovo spazio di agibilità politica.
PROVINCIA DI PESCARA
Nell'area metropolitana pescarese la grande novità è rappresentata dalla discesa in campo di Gianluca Zelli, il fondatore di Humangest, che recentemente ha lanciato il movimento Azione Politica. Si tratta di una forza d'ispirazione liberale e riformista, che sta già mettendo insieme diversi esponenti del centrodestra locale: tra questi l'ex vice sindaco di Pescara, Berardino Fiorilli, negli ultimi tempi alla guida dell'associazione Pescara Mi Piace, e Augusto Recchia, vicesindaco di Civitella Casanova, proveniente dagli ambienti di Forza Italia. Azione Politica intende collocarsi nel centrodestra abruzzese, facendo perno sulla figura di un imprenditore di successo, molto noto sul territorio.
Zelli guarda principalmente alle prossime regionali, ma già in occasione delle politiche potrebbero esserci le prime prove d'intesa.
Nella famiglia del centrodestra pescarese trova posto anche Carlo Masci. Appare scontato che, una volta delineato il quadro delle alleanze, l'ex assessore regionale al Bilancio riprenderà il dialogo con Forza Italia, nel tentativo di far pesare i voti di Pescara Futura e magari di spuntare un posto nelle liste per Roma.
Masci è un politico di spessore, anche se, fino a questo momento, ha sistematicamente sbagliato modi e tempi delle scelte: si è giocato le partite importanti quando erano perse in partenze e ha rinunciato a giocarle quando invece avrebbe centrato il successo. Chissà che questa volta non riesca a prendere il treno giusto.
PROVINCIA DI TERAMO
L'area teramana, come sempre, è tra le più dinamiche quando si tratta di elezioni. Il deputato di Scelta Civica, Giulio Sottanelli, sta valutando le opzioni. Il movimento con il quale è stato eletto, a Roma, sta lavorando alla costruzione di una lista moderata, che con Raffaelle Fitto ed Enrico Costa ambisce a diventare la quarta gamba del centrodestra. Sottanelli non è del tutto convinto e vuole garanzie in vista di una eventuale ricandidatura.
Chi invece è già convinto e sa per certo da che parte stare è Giorgio D'Ignazio, consigliere regionale di Alternativa Popolare, che si butterebbe nel fuoco per il suo referente politico Paolo Tancredi. D'Ignazio, in Regione, flirta con il centrosinistra e continua a togliere le castagne del fuoco a D'Alfonso. Insieme a Tancredi fa parte dell'area alfaniana, che ormai sembra andare verso un accordo con Renzi.
Di sicuro, vedere un ex forzista di ferro come Tancredi nel centrosinistra fa un po' impressione. Il deputato teramano è in predicato per una nomina alla Consob, altro elemento che rafforza l'ipotesi di un'intesa con il centrosinistra. Se la nomina andasse in porto, sarebbe proprio D'Ignazio il candidato naturale per sostituire Tancredi nella corsa alle politiche.
In Abruzzo mantiene una certa influenza anche Gaetano Quagliariello, fondatore di Idea, altro rivolo del centrodestra: a lui fanno riferimento l'ex governatore Gianni Chiodi, che non nasconde di ambire ad una candidatura alle prossime politiche, e Mauro Di Dalmazio, consigliere regionale di Abruzzo Futuro, le cui quotazioni sono però in forte calo.
PROVINCIA DI CHIETI
In provincia di Chieti c'è molto movimento. Di recente l'ex ministro Tremonti è stato a Lanciano per presentare il progetto politico Rinascimento, varato con Vittorio Sgarbi, con l'ambizione di presentare candidature in tutti i collegi. Riferimento locale e anima di Rinascimento Abruzzo, che si colloca saldamente nel centrodestra, è Ermanno Bozza, commercialista, ex assessore al Bilancio della città frentana, uscito sconfitto dalla corsa per l'elezione a sindaco di Lanciano cinque anni addietro.
Nel campo del centrosinistra non è passata inosservata la ripresa di un certo attivismo da parte dell'ex giornalista Rai, Giulio Borrelli, sindaco di Atessa ed ex leader di Abruzzo Civico. In passato ha avuto diversi contrasti con il governatore D'Alfonso, ma ultimamente sta cercando di riaccreditarsi negli ambienti dem.
Amministra un comune con una popolazione inferiore ai 15mila abitanti e dunque, qualora riuscisse a spuntare una candidatura in parlamento, non sarebbero neanche necessarie le dimissioni.
ALTRE FRATTAGLIE
Ci sono poi i tanti partiti e movimenti politici che difficilmente varcheranno la soglia dell'eleggibilità e che in molti casi faranno fatica a presentarsi al voto. A sinistra, in attesa di capire cosa faranno Mdp-Articolo 1 e Sinistra Italiana, c'è l'ampio panorama di duri e puri che comprende Rifondazione Comunista, con il pescarese Maurizio Acerbo nelle vesti di segretario nazionale, il Partito Comunista di Marco Rizzo, particolarmente radicato a Teramo, e il Partito Comunista dei Lavoratori, formazione d'ispirazione trotzkista, guidata da Marco Ferrando, con una certa presa nel pescarese e nel chietino.
Sul fronte opposto cresce Casa Pound, forte soprattutto nell'area frentana e nella Val di Sangro, mentre è in netto calo la popolarità di Forza Nuova.
Il Fronte Sovranista Italiano, che punta a "recuperare la sovranità popolare sancita dalla Costituzione e sospesa dai Trattati europei", ha in Abruzzo una delle sue costole più attive: il presidente è il marsicano Stefano D'Andrea, mentre il segretario nazionale è il pescarese Lorenzo D'Onofrio. I sovranisti hanno annunciato che parteciperanno alle prossime elezioni regionali nel Lazio e in Abruzzo, mentre - a meno di clamorosi exploit - difficilmente saranno in grado di presentarsi alle politiche.
twitter@ImpaginatoTw