Una risata, magari, li seppellirà (questi amministratori)


Ridere non è reato, ma il tragico biglietto da visita di chi è nella stanza dei bottoni abruzzesi


di Paolo Falliro
Categoria: ABRUZZO
28/11/2017 alle ore 22:24

Tag correlati: #abruzzo#impaginatoquotidiano#rigopiano

La fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà” è la frase che in molti ritengono sia stata pronunciata da Michail Bakunin.

Ma al di là di chi la disse per primo, in questa storiaccia di valanghe, ritardi, incompetenti, dilettanti allo sbaraglio, gente che non sarebbe stata in grado nemmeno di togliere la polvere in un museo della guerra (e purtroppo morti che gridano vendetta) c'è un passaggio che non può rimanere sotterrato sotto dieci metri di neve.

E'il rispetto di chi non ha rispetto; è quella volgare e grossolana condotta di chi pensa di essere più forte dello Stato; è quella anima fetida e maleodorante di chi non si ferma nemmeno dinanzi a cuori infranti e vite spezzate; è quella melassa appiccicosa, tutta italiana, di chi sottovaluta sempre un problema perché pigro e lavativo; è la vergogna di chi deve proteggere i cittadini e invece li lascia alla deriva; è la politica sbruffona che pensa di sapere tutto ma ingrossa il curriculum solo a colpi di amicizie e poteri; è la vacatio dei neuroni, mentre al posto delle sinapsi ci hanno messo la rete farlocca 4G; è la spocchia di quattro amministratori stellati che comandano e se la ridono.

Se la ridono proprio. E senza vergogna.

Se la ridono, al tempo del terremoto nel 2010, la cricca di Balducci e Anemone, intercettati mentre si sbellicavano dalle risate a proposito di appalti da non farsi sfuggire.

Se la ridono, pochi mesi fa, nell'affaraccio di Rigopiano, quando un dipendente dell'Anas dice: "Se dobbiamo liberare la spa, facciamo pure bagno".

Ridere non è reato, ma oggi più che mai è il biglietto da visita di chi è nella stanza dei bottoni abruzzesi e fa solo danni. Totò gli avrebbe sputato in un occhio. Anzi, in tutti e due.

 

twitter@ImpaginatoTw