Perché il parco intitolato ad Angelo Vassallo è stato un gesto nobile


Il commento del Consigliere regionale Leandro Bracco sul 'sindaco-pescatore' barbaramente ucciso il 5 settembre 2010 a Pollica


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
02/11/2017 alle ore 15:54

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Intitolare un parco ad Angelo Vassallo è stato un gesto nobile. E'il commento del Consigliere regionale Leandro Bracco sul 'sindaco-pescatore' barbaramente ucciso il 5 settembre 2010 a Pollica a cui l'Abruzzo ha offerto un tributo.

Si tratta secondo Bracco di un'iniziativa nobile, di un gesto che dovrebbe essere preso come riferimento da tutte le amministrazioni comunali d'Italia. “Intitolare un parco pubblico a un servitore dello Stato che ha pagato con la vita la propria onestà e rettitudine significa onorarne la memoria e l'operato. Un operato contrassegnato da trasparenza, amore autentico per la cosa pubblica e no categorico al malaffare. Perchè senza memoria non c'è futuro".

"Il sindaco-pescatore – sottolinea Bracco – era un uomo eccezionale e la stima e l'apprezzamento che i suoi concittadini provavano verso di lui erano sconfinati. Pollica, il suo Comune, è una perla del Cilento il cui territorio, compreso nell'omonimo Parco nazionale, da sempre attira gli appetiti della criminalità". "Ambientalista convinto, Angelo Vassallo – ricorda Bracco – è stato primo cittadino di Pollica sin dal '95 e nel '99, 2005 e 2010 fu sempre rieletto a furor di popolo. Alla sua intraprendenza si deve un importantissimo riconoscimento che l'Italia ha ottenuto ossia l'inclusione della dieta mediterranea fra i patrimoni orali e immateriali dell'umanità. Dopo un tortuoso negoziato durato tre anni e cento giorni dopo il suo assassinio, il 16 novembre 2010 l'Unesco (l'Organizzazione delle Nazioni unite per l'educazione, la scienza e la cultura) disse finalmente sì alla candidatura italiana".

 

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