Un'opera potenzialmente pericolosa in quanto attraversa 3 parchi nazionali, 1 parco naturale regionale, 21 siti di importanza comunitaria. Per questa ragione il primo vertice romano sul gasdotto Snam Rete Adriatica a cui il Governo ha invitato tutti gli enti locali coinvolti assume un'importanza strategica per il futuro dell'Abruzzo.
Ne è convinto il deputato di Mdp Gianni Melilla che in una lettere indirizzata alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro dello Sviluppo Economico e al Ministro dell'Ambiente, chiede di sospendere l'iter di realizzazione e di revisionare il tracciato stesso.
Il progetto del gasdotto Snam Rete Adriatica, che attraversa la dorsale adriatica degli Appennini da Brindisi a Minerbio (BO) prevede, si legge nella missiva, un forte impatto ambientale e potenzialmente pericoloso attraversando anche numerose aree in zona sismica "1", regioni storicamente interessate da un notevole tasso di sismicità, dove ricade anche la prevista centrale di decompressione di Sulmona.
Tra l'altro nella perizia tecnica "Note critiche allo Studio di Impatto Ambientale" inerente la tratta del gasdotto Foligno-Sestino redatte dal geologo Francesco Aucone che accompagna l'istanza presentata dalle associazioni dei cittadini il 26 ottobre 2017, si evince che l'analisi del SIA ha messo in luce una serie di criticità.
LEGGI QUI L'ANALISI DEL GEOLOGO AUCONE
Spiccano nel report un approccio inappropriato nella definizione dell'Azione Sismica, le perplessità sulle categorie sismiche dei terreni attraversati (insufficienza delle indagini in sito), la sottostima dell'accelerazione sismica nella verifica strutturale allo scuotimento sismico, e la sottostima dell'accelerazione sismica nella verifica della stabilità dei versanti.
Per cui proprio alla luce di questo scenario Melilla chiede al Governo di approfondire le tante perplessità e i possibili rischi derivanti dalla costruzione del gasdotto come risultante da numerosi studi tecnici e di valutare l'apertura di “un confronto che prenda in considerazione la revisione del tracciato del gasdotto così fortemente impattante e potenzialmente pericoloso”.
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