L'Istat allerta e il Governo annuncia: l'aspettativa di vita è in aumento? E Palazzo Chigi dice che si adeguerà alla riforma Fornero, con un aumento dell'età legale di pensionamento fino a 67 anni. Ecco cosa ne pensano i sindacati d'Abruzzo.
ISTAT
Gli ultimi dati Istat hanno evidenziato, nel 2016, un aumento della speranza di vita di cinque mesi rispetto al 2013. Per gli italiani, quindi, il tempo che in media resta da vivere una volta superata la soglia di 65 anni, è di altri 20,7 anni.
Un’indagine che non solo pone molti interrogativi, ma che si rileva essenziale perché proprio alla speranza di vita di 65 anni è legata, per legge, l’età in cui diventa possibile andare in pensione. La decisione finale, comunque, spetta al governo e terrà sulle spine molti cittadini fino alla fine dell’anno, quando potrebbe essere emanato il decreto destinato a stabilire la soglia dell’età pensionabile.
NIET
I segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Roberto Ghiselli, Maurizio Petriccioli e Domenico Proietti, in una nota congiunta, chiedono al Governo di mantenere fede agli impegni assunti nell'intesa del 28 settembre 2016. Le Confederazioni italiane dei sindacati del lavoro chiedono infatti “il blocco dell'adeguamento all'aspettativa di vita previsto per il 2019 e l’avvio del confronto per una modifica dell'attuale meccanismo per superare e differenziare le attuali forme di adeguamento, tenendo conto anche delle diversità nelle speranze di vita e nella gravosità dei lavori".
QUI UIL
Per la segretaria Uil Pensionati Abruzzo, Germana Temporin, sarebbe assurdo affidarsi ai numeri e agli automatismi: “Bisogna evitare generalizzazioni ed entrare nel merito delle storie lavorative. Sarebbe molto grave ignorare i rischi connessi all'aumento dell'età per alcune professioni usuranti, come ad esempio nel settore edilizio. L’immagine più efficace di ciò che potrebbe accadere è quella di un muratore costretto all’età di 67 anni a salire sulle impalcature o a portare blocchetti di cemento”.
QUI CGIL
Della stessa opinione anche Paolo Castellucci, responsabile della segretaria provinciale pensionati Cgil Pescara. “Saremmo l’unico Paese dopo la Grecia ad avere la più alta età pensionabile di tutta l’Europa – afferma Castellucci- , con un sistema correlato all’automatismo dell’aspettativa di vita che, come ha detto la leader della Cgil Susanna Camusso, è una follia”.
Secondo i segretari Temporin e Cavallucci a farne le spese sarebbero anche i giovani: “Il turn over verrebbe enormemente frenato. In un mercato del lavoro già zavorrato dall’elevata disoccupazione che paga ancora lo scotto dell’aumento improvviso dei requisiti pensionistici dovuto alle legge Monti-Fornero, l'adeguamento automatico dell'età pensionabile all'aspettativa di vita comporterebbe conseguenze preoccupanti”, sostengono i sindacalisti.
“In occasione della riunione delle tre confederazioni prevista per il 31 ottobre – dichiara l’esponente Uil-, valuteremo le forme di protesta da attivare nei confronti di questa decisione, nel caso non vi fosse la possibilità di riconsiderare un meccanismo scorretto e penalizzante. Onestamente- conclude la segretaria Uil- le dichiarazioni del ministro Poletti di una certa apertura non sono apparse convincenti e non sembrano accettabili da parte delle organizzazioni sindacali”.
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