Chieti, città dei cani fedeli e dei bilanci infedeli
Spoiler: il rifugio comunale “Achille Bonincontro” vive perché una piccola trincea di volontari non molla mai, vacilla perché l’ente proprietario — il Comune — è storicamente in ritardo quando conta: pagamenti, manutenzioni, decisioni.
Due padroni per una cuccia
La struttura è di proprietà comunale, iscrizione n. 11 dell’Albo regionale; la gestione quotidiana (cibo, pulizie, adozioni, accoglienza) è affidata da oltre vent’anni all’associazione AS.A.D.A. Onlus. Un modello ibrido: pubblico in testa, volontariato nelle zampe. È il punto di forza (passione e risultati) e la fragilità cronica (dipendenza dai fondi comunali e dalla loro puntualità).
La matematica della precarietà
Nel 2018 l’associazione denuncia 11 mesi di rimborsi non versati: 78.100 € di arretrato, fornitori col fiato corto, rischio blocco cure e alimenti per circa 250 cani. L’assessore promette: “le liquidazioni arrivano”. Arrivarono, dopo la grancassa mediatica. Schema ricorrente: prima l’inerzia, poi l’urgenza.
Quando i NAS spengono la luce
Gennaio 2023: ispezione NAS. Esito? Impianto elettrico vecchio e non a norma, assenza di lampade a infrarossi per il freddo, termine perentorio 6 mesi per i lavori o scatta la chiusura con trasferimento dei cani. La burocrazia tentenna, la scadenza incombe, i volontari tremano più dei neon. Poi il Comune affida progettazione e lavori (Electra System, 15.542,80 €) e sblocca la pratica. Morale: si agisce quando il
Qui l’acqua non disseta: allaga
Il rifugio sta a ridosso del fiume Alento, il 27 marzo 2023 l’esondazione mette in ginocchio l’area: volontari con l’acqua alle ginocchia evacuano in emergenza centinaia di cani anziani, timidi, difficili. Domanda semplice: perché una struttura così esposta non ha ancora un piano anti-allagamento con procedure, dotazioni e rifugi rialzati obbligatori? (Silenzio in sala.)
Il giorno che volevano svuotare tutto
2015, vizio urbanistico: il canile non era allineato al PRG. Il dirigente ordina la chiusura e il trasferimento di 320 cani in cinque strutture fuori città: da 0,80 €/giorno (gestione AS.A.D.A.) a 2–4,5 €/giorno (strutture esterne). I volontari bloccano i furgoni e il sindaco firma un’ordinanza d’urgenza che proroga la gestione. Vittoria? Sì. Ma che prezzo paghiamo ogni volta per correggere decisioni miopi?
Quando il pubblico si sveglia (tardi, ma si sveglia)
Tra 2023 e 2024 l’amministrazione Ferrara/Stella cambia passo: >180.000 € dal bilancio, 100.000 € regionali (emendamento Barbara Stella, M5S), accordo operativo con ASL02 per microchip, prevenzione randagismo, campagne adozione. Bene. Adesso trasformiamo la terapia intensiva in medicina preventiva: programmazione, manutenzione, pagamenti regolari. Ricordiamolo: il Comune è proprietario e responsabile della manutenzione straordinaria.
Il canile che fa scuola
Mentre si rincorrono determine, AS.A.D.A. porta a casa risultati “da impresa sociale”:
IL CARTELLINO (sì, la pagella… ma diversa)
LE 5 MOSSE CHE NON FANNO NOTIZIA (MA SALVANO I CANI)
DUE BUFALE DA FERMARE AI CANCELLI
APPENDICE PRATICA (per chi vuole passare dal like all’azione)
LIBERALOPINION
Achille a Chieti aveva un punto debole, il nostro, oggi, è la memoria corta: ogni volta che l’onda sale, promettiamo di cambiare; quando scende, ricominciamo a rimandare. I cani non rimandano: aspettano.
Facciamogli trovare persone, non scuse. — #LiberalChic