Emergenza irrigazione a Pescara: utenti del Consorzio di Bonifica senz'acqua da settimane



di Redazione
Categoria: ABRUZZO
16/06/2025 alle ore 08:51



Da circa tre settimane centinaia di utenti del Consorzio di Bonifica nelle zone collinari e interne di Pescara sono ormai senza acqua. A causa di ben cinque rotture verificatesi in pochi giorni lungo la rete idrica, interi campi, orti e giardini sono esposti al sole cocente e alla siccità, con gravi conseguenze sui raccolti e pesanti perdite economiche per gli agricoltori e i proprietari di terreni. E tutto questo mentre le bollette continuano ad arrivare puntuali, nonostante il servizio di irrigazione non venga erogato.

A lanciare l’allarme è l’associazione "Pescara nel Cuore", che raccoglie il malcontento crescente di decine di cittadini colpiti dalla prolungata interruzione del servizio. Secondo l’associazione, la situazione si trascina ormai da anni a causa di una gestione tecnica e politica incapace di affrontare il problema alla radice con investimenti strutturali e un piano serio di ammodernamento della rete idrica, realizzata nel 1953 e ormai ampiamente obsoleta.

"La normativa impone al Consorzio di Bonifica di garantire l'erogazione dell'acqua per l'irrigazione agricola nel periodo compreso tra aprile e ottobre – denuncia l’associazione – ma questo obbligo resta solo sulla carta. Di fatto, ogni anno gli utenti si trovano a dover affrontare le stesse difficoltà, senza alcuna tutela o possibilità concreta di far valere i propri diritti."

A rendere ancora più amara la vicenda è la questione delle bollette che continuano ad arrivare, nonostante il mancato servizio. "È inaccettabile che i cittadini debbano pagare per un servizio mai ricevuto – prosegue Pescara nel Cuore – senza sapere nemmeno quali consumi effettivi vengano loro addebitati e come vengano impiegati i soldi incassati dal Consorzio."

Di fronte all'ennesima emergenza, gli utenti stanno valutando azioni legali: dall’avvio di una possibile class action collettiva a richieste di risarcimento individuali. L'associazione conclude: "Siamo di fronte a una situazione che non può più essere tollerata. Serve un intervento immediato e risolutivo".