Cari concittadini, oggi parliamo del centro storico di Chieti. Quello che amiamo nominare come "cuore della città" ma che, a guardarlo bene, batte un po' a fatica. Le vetrine sono li, lucide o polverose a seconda delle giornate, i negozianti sorridono come gladiatori al decimo round, ma il movimento è poco.
Qualcuno pensa che "tanto è così dappertutto", no, cari: non è così dappertutto, è cosi qui, perché ci siamo abituati a vedere le cose che si spengono, senza fare nulla per riaccenderle.
Se il centro è fermo, dobbiamo farlo muovere noi. Letteralmente. Come?
Trasformando le vetrine, i negozi e i vicoli in palcoscenici temporanei. Non per grandi eventi, ma per piccole azioni visibili e praticabili subito.
1. Le vetrine viventi
Le vetrine vuote o silenziose non servono a nessuno. Ma se invece diventassero vive, anche solo per un paio d'ore? Lanciamo il progetto delle "vetrine animate":
Chi passa si ferma, guarda, scatta una foto, magari entra, non si risolve il PIL, ma si riaccende l'attenzione.
2. La mappa del commercio reale
Sapete quanti negozi esistono ancora a Chieti alta? Probabilmente no, perché non c'è una mappa che li mostri tutti insieme. Creiamo una mappa cartacea e digitale del centro storico, con un nome ironico tipo "Qui si compra, qui si beve, qui si chiacchiera".
3. Le "panchine del racconto"
Nei vicoli e nelle piazzette spuntano piccole panchine temporanee, ognuna con una storia da raccontare. Una frase di un poeta teatino, un ricordo di una vecchia bottega, o semplicemente un invito tipo:
• "Siediti qui e fai due chiacchiere con uno sconosciuto".
L'idea è questa: il centro si vive anche fermandosi, non solo correndo via, le storie di chi c'è stato — e di chi c'è ancora — valgono più di mille cartelloni pubblicitari.
La soluzione per il centro storico non arriverà con milioni di euro e cattedrali nel deserto, arriverà da piccole cose, fatte con ironia, ingegno e un pizzico di follia teatina.
e goriani, asto ati e oro siane in ventaro, quasa di girovo riane chieti
alta è come un vecchio teatro: ha bisogno di pubblico per tornare in scena.
Ci vediamo li, dove la città è ancora viva e aspetta solo che torniamo a guardarla.
alla prossima dal Vs curioso #LiberalChic