Abruzzo, olivicoltori in ginocchio: la raccolta 2017 sarà dimezzata


Gelo e siccità i killer degli uliveti, urge una strategia della Regione per non far morire il comparto



E adesso le isitituzioni regionali dovranno, gioco-forza, elaborare una strategia per il comparto oleario. Perché le previsioni di Coldiretti non lasciano scampo a interpretazioni o speranze: la raccolta 2017 sarà dimezzata. Siccità estiva e gelo dell'inverno passato sono i killer degli uliveti d'Abruzzo.

A fronte di una qualità eccellente c'è il fondato rischio di perdere il 50% della produzione di olio. L'allarme è lanciato da Coldiretti Abruzzo che, nel fare una prima stima della raccolta che prende avvio proprio in questi giorni, non lesina timori e ansie per un decremento della produzione che ci sarà.

Certo, rispetto alle previsioni di un mese fa, le piogge autunnali sembrano aver leggermente migliorato la situazione, anche se resta un vulnus molto abruzzese: l'80% dei terreni non ha gli impianti di irrigazione, con la siccità che l'ha fatta da padrona incontrastata la scorsa estate. E'lì che dovrebbe inserirsi la mano della politica, senza i consueti finanziamenti a pioggia, buoni forse per un giro elettorale, ma con una strategia di insieme che sia davvero lungimirante e risolutiva delle problematiche del settore.

Delle cinque milioni di piante abruzzesi, già un quinto è stato abbattuto dalle nevicate e dal sisma senza dimenticare due elementi fondamentali nell'economia complessiva del ragionamento: ben il 75% delle aziende in Abruzzo è di piccole dimensioni, e i danni della mosca olearia sono ancora lì irrisolti. Come dire che c'è ancora parecchio da fare.

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