Tredici contro nove, con la certificazione della cosiddetta anatra zoppa. Il Comune di Avezzano deve ora fare i conti (politici) con la decisione dei giudici del Tar dell'Aquila che, accogliendo la tesi della coalizione di Gianni Di Pangrazio, hanno decretato l’elezione di 13 consiglieri per la coalizione dell’ex sindaco e 9 per l’attuale, Gabriele De Angelis.
Al ballottaggio dello scorso 25 giugno erano andati Gabriele De Angelis (poi vincitore con il 53,84%) a capo di una serie di Liste civiche di centrodestra (Avezzano Rinasce, Avezzano Popolare, Forza Avezzano, Innovazione per Avezzano, Avezzano Insieme, Partecipazione Popolare, Avezzano Sostenibile) e l'ex sindaco Giovanni Di Pangrazio (fermo al 46,16%) sostenuto da una coalizione di centrosinistra (Udc, Pd, Io Sto con Avezzano, per Avezzano, Avezzano al Centro, Avezzano Giovane, Abruzzo Civico, Cantiere Popolare, Dem per Avezzano).
De Angelis, agente assicurativo che gestisce un’Agenzia assicurativa e finanziaria di un Gruppo tra i più solidi al mondo, fa il suo battesimo politico nel 2012 quando Di Pangrazio lo vuole come assessore esterno al comune. Poi il divorzio, causato dalla migrazione di Di Pangrazio verso il Pd, e la corsa alle scorse amministrative da concorrenti. Adesso si apre una fase del tutto nuova e imprevedibile per il Consiglio Comunale.
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