Scene da un Pronto soccorso abruzzese. Quello di Vasto. Lo scotch agli strumenti, le sedie squarciate col rivestimento di spugna in bella vista, e poi mobili rotti, crepe, sporcizia, muri scrostati, degrado. Vengono accolti qui i pazienti dell’ospedale di Vasto, qui lavorano medici e infermieri, qui in queste condizioni.
Mentre si discute di Emodinamica, di nuovi ospedali, mentre si impegnano così tante energie e riunioni per fare il mega ospedale di Chieti Maltauro, mentre si litiga sul Dea di secondo livello, ecco qui sotto, illustrate dalle foto, le condizioni in cui versa il Pronto soccorso di Vasto.
Un lettore ha scattato le foto e commentato. Lui si è stupito persino della carta copiativa, usata dai medici per le ricette. Sì, anche la carta copiativa fa parte dell’armamentario della sanità abruzzese del 2017.
“Non dico un ambulatorio medico -ha scritto sul suo profilo Facebook – vi farei render conto di quanti pareri bisogna ottenere per aprirne uno, destinazioni urbanistiche, norme igieniche , sanitarie , lavoro, indici volumetrici , di areazione , illuminazione naturale , servizi igienici per gli operatori , per i pazienti è così via. Ecco non dico un ambulatorio medico ma una macelleria , una macelleria.
Poi entri in una struttura sanitaria pubblica, capita, ed ecco cosa trovi. Le foto che pubblico sono di un pronto soccorso dove si curano , si rammendano ferite aperte di esseri umani vivi. Gli operatori, bravi, lavorano in queste stanze, i pazienti in questi luoghi vengono curati”.
No, nemmeno i laboratori veterinari sono in queste condizioni, ve li farei vedere gli ambulatori veterinari. Poi la chicca, il paradosso: sulla porta c’è il cartello “non menate ai medici”.
ps: certo, in queste condizioni, rischiano davvero le botte. Loro, non chi li lascia a lavorare in queste condizioni.