Tutti gli svarioni (di D'Alfonso) nella partita della Nuova Pescara


L'on. Raffaele Delfino mette nero su bianco le mancanze e le piroette del Governatore


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
22/09/2017 alle ore 12:29

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Immobilismo e mancanza di collaborazione nei confronti del comitato della Nuova Pescara. Sulla nuova Area Metropolitana si è da tempo aperto un vivo dibattito multi livello. Dopo i mal di pancia dei democrat, con il sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito, che non cela la sua personale contrarietà al progetto di fusione, ecco gli strali dell'on. Raffaele Delfino contro il Governatore.

E si chiede se il Governatore offrirà la richiesta collaborazione. “Per farlo – osserva in una lettera indirizzata alla cittadinanza - dovrebbe semplicemente tornare indietro di un anno, al 26 agosto 2016, quando in una specifica riunione da lui promossa nella Sede della Regione in Viale Bovio a Pescara, con la partecipazione della Senatrice Chiavaroli, del Sindaco Alessandrini, del Consigliere Regionale Balducci, dell’Assessore Comunale Paola Marchegiani e del sottoscritto. Nonostante il parere contrario del Sindaco, succube delle tesi del Prof Fornero per i parcheggi di scambio in periferia, D’Alfonso assicurò che sarebbe andato avanti affidando l’incarico per uno Studio preliminare all’Ing. Giovanni Lupone (che preavvertii), autore di un progetto di due parcheggi a silos a Nord e a Sud dell’Area di Risulta, in linea con l’estetica della facciata della Stazione ferroviaria, capace di ospitare su tre (dei tredici ettari dell’area) 2.000+2.000 posti auto e assolvere la funzione di parcheggi di scambio, non in periferia ma al centro della Nuova Pescara e, con Chieti, dell’Area Vasta. Invece il Governatore, venendo meno all’impegno assunto con la Senatrice Chiavaroli e con il sottoscritto, dal suo cilindro di prestigiatore circense estrasse il nome del Prof. Stefano Matteucci”.

E conclude: “La pianti allora nello spericolato tentativo di far credere che si candida a diventare Ministro e risponda all’economista Prof. Pino Mauro, notoriamente di sinistra, che calcola in diecimila i posti di lavoro perduti in Abruzzo invece dei centomila in più promessi nel 2014 in campagna elettorale. La smetta soprattutto di considerare Pescara una sua colonia personale, accogliendo invece l’invito di collaborazione del Comitato Nuova Pescara”.

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